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Provvidenti

Provvidenti è uno dei più piccoli borghi del Molise, conta circa 100 abitanti e si trova a ridosso del tratturo Celano-Foggia, in provincia di Campobasso. Una leggenda narra che il paese attuale sorga sul granaio della città italica di Gerione, distrutta da Annibale Barca nel III secolo a. C. durante il suo passaggio in Italia, nella guerra contro Scipione l’Africano. Approfondimenti di Turismo in Molise Come raggiungere Provvidenti Da Campobasso: Segui Strada Statale 647 Fondo Valle del Biferno in direzione Termoli e svoltare al bivio di Lupara/Casacalenda, Seguire le indicazioni per Casacalenda e proseguire sulla S887 verso Campobasso. Da Isernia: Segui Strada Statale 647 Fondo Valle del Biferno in direzione Termoli e svoltare al bivio di Lupara/Casacalenda, Seguire – le indicazioni per Casacalenda e proseguire sulla 8887 verso Campobasso. Svoltare al primo bivio verso Provvidenti. Luoghi di interesse a Provvidenti Chiesa di Santa Maria Assunta Santuario di Nostra Signora della Libera MAACK – Museo di Arte Contemporanea all’Aperto Ricorrenze 6 Dicembre – Festa Patronale San Nicola Lo sapevi che… La festività più sentita in paese è quella del Patrono San Nicola di Bari, per la cui celebrazione viene cucinato un pasto tipico della tradizione contadina: pane e fave. Durante la notte del 5 Dicembre, le famiglie del paese si riuniscono intorno a un calderone che sprigiona un inconfondibile odore ed il mattino seguente, dopo la benedizione del pane, si accorre tutti dinanzi “lu cavdar” per rifocillarsi. Il pasto viene distribuito anche nelle case e ai passanti, come fosse un dono del Santo al suo popolo. Lo sapevi che il Passaporto del Molise ti guida alla scoperta dei borghi? INIZIA IL TUO VIAGGIO

Pietrabbondante

Pietrabbondante, incantevole borgo molisano, sorge su antiche fondamenta, testimoniate dai resti delle fortificazioni sannitiche risalenti al V-II secolo a.C. Posizionato lungo il tratturo Celano-Foggia, antica via di comunicazione per greggi e persone, il paese affascina con il suo legame profondo con la storia. Il nome stesso, legato alle pietre disseminate nell’agro, racconta di un’antica civiltà avanzata. Cosa vedere a Pietrabbondante? Il teatro italico di Pietrabbondante è il sito storico più in alto d’Italia. Qui, il tempio, il teatro piccolo e il grande risplendono come testimonianza del connubio tra arte greca e italica. Il tempio grande con il teatro risalenti al II secolo a.C. presentano sedili anatomici e un muro di blocchi megalitici, esempi dell’alto livello tecnico raggiunto dall’architettura dell’epoca. Il centro storico affacciato su una natura incontaminata offre scorci caratteristici con case addossate alla roccia e il Guerriero Sannita che domina la piazza principale. La chiesa di Santa Maria Assunta conserva frammenti di lapidi osche arricchendo il patrimonio storico. Le tradizioni di Pietrabbondante prendono vita nell’antico teatro durante il Sannita Teatro Festival, rassegna estiva di opere classiche dal 1974. La gastronomia locale delizia con piatti tipici come la polenta a tocchetti condita con sugo di salsiccia, l’agnello “cace e ova” durante le festività pasquali, lo scattone e la polenta in sugo di carne e salsiccia. Formaggi prelibati, sopressate e insaccati completano l’offerta culinaria di questo tesoro molisano. Immerso nella storia e circondato da paesaggi mozzafiato, Pietrabbondante accoglie i visitatori in un’esperienza autentica di cultura, tradizione e gusto. Come raggiungere Pietrabbondante Da Campobasso: guida da Strada Provinciale 160 Fondovalle del Rivolo/SP160, Strada statale 647 Fondo Valle del Biferno/SS647, SS747 e SP74 a Bagnoli del Trigno, svolta in SP147. Continua su Variante Esterna in direzione di Civitanova del Sannio, prosegui verso Pescolanciano fino a Pietrabbondante. Da Isernia: prendi in direzione Strada Statale 17, guida da SS650 e SP 78 Aquilonia/SP 78 a Pescolanciano fino a Pietrabbondante.   Luoghi di interesse a Pietrabbondante Santuario Italico Statua del Guerriero Sannita Chiesa di Santa Maria Assunta Contatti e riferimenti Santuario Italico: 0865 76129  Comune di Pietrabbondante: 0865 76130 sito web: www.pietrabbondante.com Lo sapevi che… A Pietrabbondante il giorno della viglia di Natale, il 24 dicembre si tiene la “Ndocciata”. Le famiglie, davanti le proprie case, costruiscono grandi falò di ginestre che alle 17:00 al suono delle campane vengono accesi. Suggestivo assistere all’accensione delle “ndocce” dall’ingresso del paese: il borgo sembra incendiarsi. Lo sai che il Passaporto del Molise ti guida nella scoperta di tutti i borghi della regione? INIZIA IL TUO VIAGGIO

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Colle d’Anchise

Colle d’Anchise si estende sul crinale di una lunga collina e presenta un’altura laddove sorgeva l’antico castello (Palazzo), di cui, oggi, restano poche testimonianze e resti. Da questa altitudine, lo sguardo da Colle d’Anchise si apre su un paesaggio bellissimo e affascinante, il cui aspetto tipico e caratteristico è rappresentato dai colori suggestivi e vivi dei campi coltivati a vigneti, grano, cereali, ecc. Questo spettacolo paesaggistico si affaccia sugli incantevoli e ridenti monti del Matese. Colle d’Anchise nella mitologia greca L’ipotesi più avvalorata della derivazione del nome, risalirebbe al periodo medioevale e alla figura di Anchise, persona alla quale sarebbe appartenuto il colle e che abitava nel castello del paese. Si sarebbe trattato di un vero e proprio Castaldo, colui che godeva del diritto dello ius primae noctis. Luoghi di interesse a Colle d’Anchise A Colle d’Anchise sono numerose sono le chiese da visitare, ciascuna con le proprie caratteristiche, la propria storia e la bellezza degli affreschi come quelli del pittore Amedeo Trivisonno nella Chiesa Santa Maria degli Angeli. Qui il pittore dipinse, nel 1936, le tre pareti presbiterali con tre affreschi: nella parete frontale “L’ultima Cena”, nella parete a sinistra “L’Assunzione della Vergine” e in quella a destra “L’Ascensione di Cristo”. In questi affreschi sono rappresentati elementi naturali e paesaggistici, tipici del territorio molisano. Lo stesso pittore, infatti, per realizzare i personaggi dei suoi capolavori, fece posare persone del posto. In paese è possibile visitare, inoltre, la Chiesa di San Sisto, patrono di Colle d’Anchise, costituita da un’unica navata in fondo alla quale è posto un bellissimo altare in marmo. Accoglie, inoltre, le reliquie di San Sisto papa e filosofo ateniese. Cosa vedere a Colle d’Anchise? Caratteristiche e suggestive sono le due Cappelle immerse nel verde, tra folti alberi di querce, dove il bosco, la radura, il profumo delle piante, evocano un senso di pace e tranquillità dell’anima: la Cappella di San Nicola e la Cappella di Santa Margherita. Quest’ultima è legata ad una leggenda, raccontata dagli antichi. Qui viveva, insieme alla sua famiglia contadina, una bellissima fanciulla di nome Margherita, che tante volte era stata tentata dal maligno. Un giorno, questi si trasformò in un drago nel tentativo di divorarla; la ragazza cercò di fuggire, dirigendosi verso un dirupo e fu salvata da San Giorgio a cavallo che uccise il mostro nel punto in cui, ora, sorge la cappella. Sulle pietre del dirupo è possibile osservare ancora alcune impronte che la credenza popolare attribuisce alle zampe del drago, a quelle del cavallo di San Giorgio ed ai piedi di Santa Margherita. Ricorrenze e tradizioni di Colle d’Anchise San Sisto Santo Patrono — 06 Agosto San Nicola – Ultima domenica di Maggio Santa Margherita — 20 Luglio Beata Vergine del Monte Carmelo – 21 Agosto “R Puogliar d’Maj” — Prima domenica di Maggio Lo sapevi che… A Colle d’Anchise la leggenda de R muozzamauriell (pallina d’oro) narra di un folletto giovane, allegro e burlone che, di tanto in tanto, si mostrava alle persone che vivevano intorno al palazzo ducale’ e che si divertiva a giocare con una pallina d’oro. Se qualcuno fosse riuscito a prenderla sarebbe diventato ricco e potente, ma ciò non accadeva mai. Il folletto, quindi, scompariva e tornava di notte per “infastidire” asini, cavalli e muli, intrecciando i peli delle loro code. Vorresti scoprire tutti gli itinerari possibili con il Passaporto? CONTINUA IL TUO VIAGGIO Ti potrebbe interessare: Le 5 cose che devi assolutamente fare in Molise  Foto dal Molise più autentico I 5 tratturi da scoprire in Molise I 20 castelli da scoprire in Molise i 10 eventi più suggestivi del Molise Le 5 cascate da vedere assolutamente in Molise I 10 borghi più belli del Molise Esplorare il Molise a piedi, consigli e suggerimenti Percorsi esperienziali in Molise Calendario degli eventi in Molise

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Baranello

Baranello, affascinante borgo molisano, custode di una storia millenaria e di un patrimonio culturale che incanta i visitatori. Le sue origini risalgono all’XI secolo, quando il paese era noto come “Vairanello”, legato al vicino Monte Vairano. Il centro storico, arricchito dalla maestosa Torre e antiche mura, racconta il passato medievale di Baranello, appartenente alla contea di Bojano. Cosa vedere a Baranello? La ricca storia religiosa si riflette nelle chiese di Baranello. La Chiesa di Santa Maria ad Nives, antico cenobio benedettino, testimonia la devozione millenaria. La Chiesa della Beata Vergine del Rosario, con decorazioni barocche, custodisce la storia della Confraternita del Santissimo Rosario dal 1831. Giuseppe Barone, celebre architetto e filantropo baranellese, ha lasciato un’impronta indelebile. Dal restauro della Chiesa del Santissimo Rosario alla creazione del Museo Civico con una vasta collezione di antichità ha reso Baranello un tesoro culturale. Oggi, Baranello vive una rinascita economica e sociale, con imprenditori attenti e una vibrante scena culturale. La posizione baricentrica, la vicinanza a Campobasso e Bojano, e l’impegno nel recupero del patrimonio archeologico fanno di Baranello una destinazione turistica ideale. I visitatori possono immergersi nelle stradine del centro storico, esplorare antiche chiese e godere dell’ospitalità calorosa di questa comunità che unisce passato e presente in un’esperienza autentica. Approfondimenti su Turismo in Molise e su Museo di Baranello Come raggiungere Baranello Da uscita A14 Termoli: Proseguire per SS87 direzione Campobasso, continuare su SS87 fino al bivio per Baranello, proseguire fino all’ingresso del paese. Da uscita A1 San Vittore: Proseguire in direzione Isernia tramite $S85, continuare su SS17 direzione Bojano fino al bivio. per Campobasso, imboccare la /SS17 in direzione Campobasso e. proseguire fino al bivio di Baranello, svoltare e proseguire in direzione del paese. Luoghi di interesse Museo Civico “Giuseppe Barone”  Chiesa di San Michele Arcangelo Chiesa di Santa Maria ad Nives Monte Vairano e l’antica Aquilonia  Mulino Corona Palazzo Giuseppe Zurlo Ricorrenze Festa patronale San Michele Arcangelo (8 maggio)  Festa del Ringraziamento (seconda domenica di novembre) Lo sapevi che… A Baranello si festeggia una festa molto particolare che ricorre nel giorno di San Martino, l’11 novembre. All’ora di cena il paese si svuota, ci si riunisce intorno al tavolo e ogni membro della famiglia prende un pezzetto della ‘pizza scema’ che al suo interno contiene un semino. Ogni semino ha un particolare significato: “la fava è la regina della casa, il seme di zucca è il bugiardo, il fagiolo è il cornuto!” Vedi anche I 5 tratturi da scoprire in Molise e I 20 castelli da scoprire in Molise, Un Molise da favola! Lo sapevi che esiste il Passaporto del Molise che ti guida alla scoperta dei borghi? INIZIA IL TUO VIAGGIO

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Torella del Sannio

Torella del Sannio, paese dell’entroterra molisano, con poco più di 700 abitanti, situato a 839 mt di altitudine tra la valle del fiume Biferno e quella del fiume Trigno, in adiacenza al tratturo Castel di Sangro – Lucera. Da ogni angolo del paese è visibile un panorama di rara bellezza, un paesaggio incontaminato e caratterizzato da boschi e aree rurali e naturali. Alla scoperta del Paese di Elena Ciamarra Il paese si adagia su due colli, il “Colle” e il “Ciglione”, che nel loro digradare, si incontrano nella vasta piazza di S.Rocco. Sul Ciglione domina la Chiesa costruita nel 1200 ed il Castello di epoca angioina, parte del quale istituita Casa Museo e dove sono conservate ed esposte le opere di Elena Ciamarra, pittrice e musicista. Camminando per le strade del centro storico, si trova la “Piazzetta Monongah”, con il monumento dedicato alle vittime torellesi della famosa tragedia mineraria di Monongah. Come raggiungere Torella del Sannio Da Campobasso: Segui Strada Statale 711, continua in direzione Busso, segui Fondovalle del Rivolo direzione Castropignano, continua su SP 41 verso Torella del Sannio Da Isernia: Segui Strada Statale 17 in direzione di Cantalupo nel Sannio, continua fino a Santa Maria del Molise, segui $S618 fino a Torella del Sannio Itinerari possibili Frosolone – Duronia Luoghi di interesse Castello di epoca angioina, parte del quale istituita Casa Museo, ove sono conservate ed esposte le opere di Elena Ciamarra, pittrice e musicista. Parco della Rimembranza, dedicato ai Caduti della Prima Guerra Mondiale Chiesa “Madre” risalente al 1200 Piazzetta Monongah”,monumento dedicato alle vittime torellesi della famosa tragedia mineraria di Monongah. Contatti e riferimenti Per le visite contattare: Comune: 0874 76204 Sito web: www .comune torelladelsannio.cb.it Ricorrenze Celebrazione di San Clemente Martire , patrono del Paese: si festeggia due volte durante l’anno, il martedì dopo la Pentecoste e il 15 Ottobre, in occasione della fiera a Lui. Celebrazione dei Fuochi di Sant’ Antonio , fissata per il 21 Gennaio di ogni anno. Sagra dello “Scattone , svolta il 16 Agosto di ogni anno. Lo sapevi che… Torella offre la possibilità di staccarsi dalla modernità, una grande pace, silenzi ristoratori, passeggiate nel verde, spettacolari tramonti, cibi sani e genuini, come l’immancabile piatto tipico del Paese: “Lo scattone”. Lo sapevi che il Passaporto ti guida in uno Slow travel della regione? INIZIA IL TUO VIAGGIO