Colle d'Anchise
Colle d’Anchise si estende sul crinale di una lunga collina e presenta un’altura laddove sorgeva l’antico castello (Palazzo), di cui, oggi, restano poche testimonianze e resti. Da questa altitudine, lo sguardo si apre su un paesaggio bellissimo e affascinante, il cui aspetto tipico e caratteristico è rappresentato dai colori suggestivi e vivi dei campi coltivati a vigneti, grano, cereali, ecc. Questo spettacolo paesaggistico si affaccia sugli incantevoli e ridenti monti del Matese.
Sarebbe bello poter raccontare, a chi ne chiede il significato, che il paese, in passato, avesse ospitato l’eroe troiano Anchise, padre di Enea e amante di Venere, ma non vi è alcun collegamento diretto tra il principe troiano e la denominazione Colle d’Anchise. L’ipotesi più avvalorata risalirebbe al periodo medioevale e alla figura di Anchise, persona alla quale sarebbe appartenuto il colle e che abitava nel castello del paese. Si sarebbe trattato di un vero e proprio Castaldo, colui che godeva del diritto dello ius primae noctis.
Come raggiungere Colle d'Anchise
Da Campobasso: Dalla Strada Statale 87 prendere la SS 17, proseguire sulla SS 647, svoltare sulla SP 49 in direzione di Colle d’Anchise.
Da Termoli: Prendere la SS 16, continuare sulla SS 87, proseguire sulla SS 647 in direzione di Campobasso, svoltare sulla SP 49 in direzione di Colle d’Anchise
Itinerari possibili
Baranello – Duronia – Frosolone – Spinete – Torella del Sannio
Luoghi di interesse
Numerose sono le chiese da poter visitare, ciascuna con le proprie caratteristiche, la propria storia e la bellezza degli affreschi come quelli del pittore Amedeo Trivisonno nella Chiesa Santa Maria degli Angeli. Qui il pittore dipinse, nel 1936, le tre pareti presbiterali con tre affreschi: nella parete frontale “L’ultima Cena”, nella parete a sinistra “L’Assunzione della Vergine” e in quella a destra “L’Ascensione di Cristo”.
In questi affreschi sono rappresentati elementi naturali e paesaggistici, tipici del territorio molisano. Lo stesso pittore, infatti, per realizzare i personaggi dei suoi capolavori, fece posare persone del posto. In paese è possibile visitare, inoltre, la Chiesa di San Sisto, patrono di Colle d’Anchise, costituita da un’unica navata in fondo alla quale è posto un bellissimo altare in marmo. Accoglie, inoltre, le reliquie di San Sisto IL, papa e filosofo ateniese.
Caratteristiche e suggestive sono le due Cappelle immerse nel verde, tra folti alberi di querce, dove il bosco, la radura, il profumo delle piante, evocano un senso di pace e tranquillità dell’anima: la Cappella di San Nicola e la Cappella di Santa Margherita. Quest’ultima è legata ad una leggenda, raccontata dagli antichi. Qui viveva, insieme alla sua famiglia contadina, una bellissima fanciulla di nome Margherita, che tante volte era stata tentata dal maligno. Un giorno, questi si trasformò in un drago nel tentativo di divorarla; la ragazza cercò di fuggire, dirigendosi verso un dirupo e fu salvata da San Giorgio a cavallo che uccise il mostro nel punto in cui, ora, sorge la cappella. Sulle pietre del dirupo è possibile osservare ancora alcune impronte che la credenza popolare attribuisce alle zampe del drago, a quelle del cavallo di San Giorgio ed ai piedi di Santa Margherita.
Contatti e riferimenti
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Ricorrenze
- San Sisto Santo Patrono — 06 Agosto
- San Nicola – Ultima domenica di Maggio Santa Margherita — 20 Luglio
- Beata Vergine del Monte Carmelo – 21 Agosto “R Puogliar d’Maj” — Prima domenica di Maggio
Lo sapevi che...
A Colle d’Anchise la leggenda de R muozzamauriell (pallina d’oro) narra di un folletto giovane, allegro e burlone che, di tanto in tanto, si mostrava alle persone che vivevano intorno al palazzo ducale’ e che si divertiva a giocare con una pallina d’oro. Se qualcuno fosse riuscito a prenderla sarebbe diventato ricco e potente, ma ciò non accadeva mai. Il folletto, quindi, scompariva e tornava di notte per “infastidire” asini, cavalli e muli, intrecciando i peli delle loro code.
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