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Conca Casale

Il piccolo borgo di Conca Casale Conca Casale è un gioiello nascosto, una piccola gemma immersa nella storia e nella natura del Molise. Situato a 657 metri sul livello del mare, questo comune di 225 abitanti si snoda nella tranquilla conca ai piedi del Monte Santa Croce, circondato da maestose montagne come il Monte Corno, il Monte Sammucro e le imponenti Mainarde. Per chi cerca un’esperienza autentica, Conca Casale offre un viaggio nel tempo e nella tradizione. Le testimonianze della sua storia antica si rivelano nei resti delle mura poligonali di Monte Cerino e Monte S. Croce, segni di un passato legato alla difesa del territorio sannita. Questa storia è intrecciata con quella della vicina Venafro, con la quale ha condiviso legami giurisdizionali e culturali. L’architettura rustica e il fascino delle stradine acciottolate conducono i visitatori attraverso un viaggio suggestivo. Il borgo, una volta raggiungibile solo per antiche mulattiere, oggi si svela grazie a strade panoramiche che permettono di godere dei paesaggi mozzafiato lungo il percorso da Venafro. La natura è la regina incontrastata di questa zona. Dai versanti terrazzati del Monte S. Croce alle valli che si estendono verso la Radicosa e S. Vittore nel Lazio, il paesaggio offre uno spettacolo mozzafiato. Gli amanti del trekking e della natura troveranno qui un paradiso, con la possibilità di esplorare sentieri che si snodano attraverso boschi rigogliosi e paesaggi montani incontaminati. Ma la vera sorpresa di Conca Casale si nasconde nel patrimonio archeologico. Le imponenti cinte megalitiche, testimonianze di un sistema difensivo antico, incantano gli appassionati di storia e archeologia. La suggestiva passeggiata lungo questi resti offre una prospettiva unica sulla valle del Volturno e regala la sensazione di viaggiare indietro nel tempo. La gastronomia locale è un’altra perla da scoprire. I prodotti tipici, come gli insaccati prelibati e le lenticchie, raccontano la tradizione culinaria di questa regione. I visitatori possono deliziare il palato con sapori autentici e genuini, magari accompagnati da uno dei vini locali, completando così un’esperienza multisensoriale indimenticabile. Vedi anche I 20 castelli da scoprire in Molise e Nel Molise che non esiste: San Vincenzo al Volturno Lo sapevi che… Conca Casale, con la sua atmosfera tranquilla e autentica, si rivela come una destinazione perfetta per coloro che cercano un’esperienza fuori dagli schemi. Un luogo dove storia, natura e tradizione si fondono per regalare emozioni uniche e ricordi indelebili a chi decide di esplorarne i tesori nascosti. Approfondimenti del borgo su Turismo in Molise

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Molise

Molise Il comune di Molise, incastonato tra terre ricche di storia e natura, regala un’esperienza senza tempo a chiunque varchi la sua soglia. Immerso nell’omonima regione questo minuscolo angolo d’Italia si presenta come un gioiello nascosto, dove la tradizione si fonde con l’accoglienza autentica dei suoi abitanti custodi di un patrimonio culturale e paesaggistico unico. Le origini millenarie di Molise si intrecciano con leggende antiche e testimonianze archeologiche  accarezzando le suggestioni della II guerra punica fino a leggende mitologiche che si riflettono nelle pietre di Fonte Grande e Fonte Viola. Questi racconti si fondono con l’era pagana testimonianza di un passato che si svela attraverso iscrizioni osche e riti ancestrali. Nel tessuto storico del comune si dipana il susseguirsi di dominazioni dalle famiglie degli Evoli e degli Stendardo fino ai Della Posta, custodi di una signoria che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia locale. Le tracce di questo passato si ritrovano anche nelle architetture sparse nel territorio: chiese, monumenti e vicoletti raccontano storie di antichi fasti e tradizioni tramandate. Ma Molise non è solo storia, è anche un invito alla scoperta di una natura incontaminata. I paesaggi che si estendono oltre l’orizzonte regalano un’atmosfera fiabesca: boschi di media montagna invitano all’esplorazione mentre le vallate dipinte dai colori dei cereali in primavera si aprono come tavolozze di emozioni. L’accoglienza degli abitanti, radicata nelle tradizioni contadine e pastorali, si riflette nell’ospitalità sincera e cordiale che accompagna i visitatori lungo le strade di Molise. Qui il viaggio diventa un’esperienza escursionistica senza tempo: tra boschi e borghi, ogni passo è un tuffo nell’autenticità di un territorio che ha conservato intatto il suo fascino. Lo sapevi che… Fonte Grande, gioiello verde del comune, accoglie gli amanti della natura e delle gite all’aperto, un’oasi dove rigenerarsi e immergersi in una quiete ritrovata. L’estate risveglia l’anima festosa del piccolo borgo di Molise con manifestazioni che uniscono la comunità e invitano i visitatori a condividere momenti di gioia e relax. Dal belvedere del paese lo sguardo si perde in un paesaggio cangiante: dalle distese pianeggianti ai profili maestosi delle montagne di Frosolone, meta prediletta degli amanti della natura incontaminata. Vedi anche Un Molise da favola,  I 5 tratturi da scoprire in Molise e I 20 Castelli da scoprire in Molise

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Roccamandolfi

Roccamandolfi. Collocato in una ariosa cornice di boschi e di pianori ed immersa nella tranquillità dei monti, Roccamandolfi è un centro montano ai piedi del massiccio del Matese. Un luogo affascinante con la sua storia che si mescola con la bellezza della natura circostante. Le vecchie case intorno alla chiesa donano al paesaggio un aspetto senza tempo, mentre la parte moderna si estende in modo armonioso lungo la vallata, mantenendo vivo il legame tra passato e presente.  L’atmosfera di tranquillità dei monti sembra quasi celare le epiche gesta dei guerrieri e delle donne coraggiose di un’epoca medievale ormai passata, ma che lascia la sua impronta nella memoria del luogo. La rinomata attività di allevamento del bestiame e la produzione del latte confermano la connessione profonda con la natura e la tradizione agricola di questo suggestivo centro montano. Lo sapevi che il territorio di Roccamandolfi… Offre una varietà geografica notevole, con colline e vallate ricoperte da boschi rigogliosi, oltre a cime montane imponenti che fanno parte del massiccio del Matese. Le altitudini più elevate, come il Monte Miletto, il Monte Acerone, il Colle di Mezzo e il Monte Morzone, testimoniano la maestosità di questa zona montuosa.  Anche se i corsi d’acqua potrebbero non essere abbondanti, la presenza costante del Callora e del Callorella, entrambi caratterizzati da un regime torrentizio, offre una fonte di acqua perenne che contribuisce alla bellezza e alla vitalità dell’area. Questo equilibrio tra paesaggio montuoso, boschi rigogliosi e corsi d’acqua conferisce a Roccamandolfi una bellezza naturale unica e diversificata. Interessante anche una visita al castello, tra i 20 castelli da scoprire in Molise. Hai già preso il tuo Passaporto del Molise? RICHIEDILO NEGLI INFOPOINT

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San Martino in Pensilis

San Martino in Pensilis è caratterizzato da un’atmosfera tranquilla e un paesaggio collinare e ha una storia antica che si riflette nelle sue strade acciottolate e nei suoi monumenti storici. Il luogo dove la storia si fonde con la bellezza naturale, offrendo ai visitatori l’opportunità di immergersi nella tradizione e nella tranquillità della campagna molisana. Cosa vedere a San Martino in Pensilis? Il suo centro storico racconta storie antiche attraverso edifici che portano le tracce del passato, tra cui spicca la bellissima Chiesa Madre di San Martino, testimone di oltre un millennio di storia. Vicoli stretti si aprono a piazze raccolte, offrendo scorci affascinanti e una sensazione di intimità con il passato. Palazzo D’Avalos, antica dimora nobiliare, è un’icona dell’eleganza architettonica e una finestra aperta sul glorioso passato di San Martino. I sapori locali sono una celebrazione dei prodotti tipici molisani: vini pregiati, oli d’oliva aromatici e una cucina ricca di tradizione. San Martino in Pensilis invita i visitatori a immergersi nell’essenza stessa della regione, offrendo un’esperienza che mescola la storia, la bellezza naturale e i sapori genuini del Molise. Approfondimenti su Turismo in Molise Lo sapevi che… A San Martino in Pensilis nasce il tradizionale piatto della Pampanella? Si tratta di carne di maiale opportunamente condita con un’amalgama di aglio e peperoncino fino ad essere vestita da un colore rosso vivo. Viene messa in grandi contenitori e poi fatta cuocere lentamente al forno per alcune ore da mani sagge ed esperte. Si può mangiare subito ma si presta anche ad essere conservata per alcuni giorni, anche se la bontà è tale da non durare mai molto. Lo sai che Il Passaporto di guida alla scoperta del Molise? INIZIA IL TUO VIAGGIO

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San Polo Matese

San Polo Matese San Polo Matese è un piccolo borgo arroccato su un colle ai piedi del Matese. Conta circa 500 abitanti e traccia con i comuni di Guardiaregia, Campochiaro e Bojano una linea ideale che segue la direttrice dei monti, passando dalla parte pianeggiante a 500 metri fino ai 1923 del Monte Gallinola. Cuore pulsante di San Polo Matese è il borgo antico, dove sono da ammirare la medievale Chiesa Parrocchiale San Pietro in Vincoli, che conserva al suo interno un Battistero del 1552, un’acquasantiera del 1616 e la statua della Madonna con Bambino realizzata dal Di Zinno, e nel palazzo Rogati il famoso Presepe, aperto tutto l’anno, realizzato dall’artista Juan Mario Oliva con figure di Antonio Mazzeo. Approfondimenti di Turismo in Molise Lo sapevi che… A San Polo Matese il centro storico diventa particolarmente suggestivo con la rappresentazione del Presepe Vivente che vede la partecipazione di tutti gli abitanti e tra i vicoli, addobbati per l’occasione, si rivivono scene religiose e folkloristiche molto emozionanti. Molto nota è anche la tradizione degli zampognari che durante il periodo natalizio partono dal paese in direzione di diverse località italiane.

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Montorio nei Frentani

Montorio nei Frentani Il comune di Montorio nei Frentani affonda le sue radici in epoche antichissime, con tracce di civiltà preistoriche risalenti a circa 4000 a.C. Situato a 654 metri sul livello del mare, il paesaggio offre uno scenario variegato: da un lato, una vegetazione punteggiata che rivela la terra dorata sottostante, dall’altro, profili montuosi occidentali come i Colli di S. Michele e ad est il Monte di Tona, mentre per la maggior parte si presenta prevalentemente pianeggiante. Il paese di Montorio nei Frentani si sviluppa lungo il crinale spartiacque della valle del Biferno, con una disposizione urbana circolare che racchiude due fasi fondamentali: la Rocca originaria, raccolta attorno alla chiesa di Santa Maria Assunta, e il Borgo, anch’esso murato e dotato di torri, che insieme compongono una sorta di doppio cerchio. Questa disposizione urbana mostra un’impronta storica palpabile, con la Rocca originaria (o Terravecchia) che racchiude la chiesa di Santa Maria Assunta e il Borgo, entrambi cinti da mura fortificate e punteggiati da numerose torri. Le antiche porte d’accesso, ancora visibili, conservano i segni del passato, come feritoie e resti di posizioni di difesa e artiglieria, testimoniando la storia e la resistenza del tempo. Il cuore del paese è caratterizzato dalla Terra Vecchia, conservando intatta l’atmosfera del borgo medievale che rispecchia un’antichità affascinante e ricca di storia. Vedi anche i 5 tratturi da scoprire in Molise, i 20 castelli da scoprire in Molise. Approfondimenti sul borgo di Turismo in Molise

Rocchetta a Volturno

Rocchetta a Volturno, un incantevole borgo formato da due cuori pulsanti: Rocchetta Alta, arroccata sulla montagna in una posizione difensiva, e Rocchetta Nuova, sviluppatasi a valle nel corso del XX secolo. La storia del paese è intrecciata con la necessità di spostarsi a causa del disboscamento del pendio meridionale, che ha portato alla creazione di Rocchetta Nuova nel 1905. Molto suggestivo il rito dell’uomo cervo che si tiene nella Frazione di Castelnuovo al Volturno nell’ultima domenica di Carnevale, un connubio di rituali magico-religiosi e scene di caccia rappresenta la rinascita della natura dopo l’inverno. I tesori culturali di Rocchetta a Volturno Rocchetta al Volturno è ricca di tesori culturali che testimoniano la sua storia millenaria. Da non perdere è la suggestiva chiesa di Santa Maria alle Grotte, un autentico scrigno incastonato tra le rocce e la vegetazione, unico resto di un antico complesso monastico benedettino. Questo luogo di pellegrinaggio storico rivela segni di profonda devozione nei confronti di un simulacro della Madonna con il Bambino. Tra i monumenti da visitare, spiccano anche la chiesa di San Martino, quella di Santo Stefano, la chiesa di San Filippo Neri, l’eremo di San Michele Arcangelo fondato dai monaci benedettini, la Chiesetta della Madonna delle Grazie e la Cripta di San Lorenzo, ricca di affreschi dell’alto Medioevo. Ogni angolo di Rocchetta al Volturno è permeato da un senso di storia e spiritualità che cattura l’immaginazione dei visitatori. Rocchetta a Volturno conserva tracce dei più antichi insediamenti, risalenti al periodo tra la fine dell’Impero romano e l’inizio del Medioevo, e faceva parte dei possedimenti dell’Abbazia di San Vincenzo al Volturno nell’XI secolo. Un Paesaggio da Incanto a Rocchetta a Volturno Ma Rocchetta al Volturno non è solo storia e cultura; è anche un luogo di straordinaria bellezza naturale. Il moderno centro di Rocchetta si estende su un pittoresco altopiano delimitato dalle Mainarde a ovest e un avvallamento a est, attraversato dal fiume Volturno, le cui sorgenti si trovano a soli due chilometri di distanza. I panorami mozzafiato offerti da questo paesaggio incantato lasciano senza fiato e invitano a esplorare la natura circostante. Un’Esperienza Turistica Autentica accompagnati dal Passaporto del Molise Rocchetta al Volturno, con la sua storia affascinante, i suoi paesaggi e i suoi monumenti storici, offre un’esperienza turistica autentica e indimenticabile. Qui, la connessione con la natura e la ricchezza culturale si fondono in un viaggio suggestivo nel cuore dell’Italia. Percorrere le strade di Rocchetta è come fare un salto nel passato, mentre ci si immerge nella bellezza intatta di questo tesoro nascosto nel Molise. Se siete in cerca di un’esperienza autentica e memorabile, non c’è posto migliore di Rocchetta al Volturno. Scoprite la sua storia affascinante, ammirate i suoi paesaggi mozzafiato e lasciatevi incantare dalla sua bellezza senza tempo accompagnati dal Passaporto del Molise. Rocchetta al Volturno vi aspetta, pronta a regalarvi un viaggio indimenticabile nel cuore del Molise. Vuoi scoprire tutti gli itinerari in cui può accompagnarti il Passaporto del Molise? CONTINUA IL TUO VIAGGIO

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Monteroduni

Monteroduni è un suggestivo borgo medievale situato nella provincia di Isernia, tra il fiume Volturno e le imponenti montagne delle Mainarde. Grazie alla sua posizione strategica e al suo ricco patrimonio storico, è un luogo ideale per i visitatori che cercano di immergersi nella storia e nelle bellezze naturali del Molise. 1. Cosa vedere a Monteroduni Il simbolo principale del paese è il maestoso Castello Pignatelli, una struttura longobarda risalente al IX secolo, successivamente restaurata dai Normanni e dai D’Evoli. Il castello, circondato da mura possenti e torri cilindriche, offre uno sguardo su una splendida residenza signorile che ha mantenuto elementi architettonici di grande pregio, come la scalinata rinascimentale e il salone nobile con pavimenti in cotto e soffitti lignei decorati. Altri luoghi d’interesse includono le antiche chiese di Santa Maria in Altissimis e San Michele Arcangelo, che riflettono la spiritualità e la tradizione di Monteroduni. Il borgo offre anche splendidi scorci di paesaggi naturali, ideali per chi ama le escursioni e le passeggiate. 2. Eventi e Tradizioni a Monteroduni Monteroduni è anche celebre per ospitare l’Eddie Lang Jazz Festival, un evento musicale di fama internazionale che attira ogni anno appassionati e artisti da tutto il mondo. Questo festival rappresenta un connubio perfetto tra arte, cultura e il fascino unico del borgo. Qui trovi altri eventi in Molise. 3. Un Soggiorno Autentico Per chi desidera prolungare la visita, il Passaporto vi consiglia diverse strutture ricettive, tra cui bed & breakfast e agriturismi dove i visitatori possono godere della rinomata cucina locale. Prodotti tipici come l’olio extravergine d’oliva e il vino Rosso Tintilia del Molise rappresentano un’ulteriore attrazione per gli amanti del buon cibo e delle tradizioni enogastronomiche molisane. 4. Monteroduni e il Passaporto del Molise Monteroduni è ora parte integrante della rete dei comuni aderenti al progetto del Passaporto del Molise. I visitatori potranno timbrare il loro passaporto durante la visita al borgo, arricchendo così la propria esperienza e ottenendo un ricordo tangibile del loro viaggio in Molise. Per chi cerca un itinerario variegato e autentico, Monteroduni rappresenta una tappa imperdibile. Per maggiori informazioni sui luoghi da visitare e su come pianificare la tua visita, consulta la guida del passaporto Hai già iniziato il tuo viaggio autentico? INIZIA DA QUI

toro che emerge dalla nebbia in molise

Toro

Toro, a chi la visitasse la prima volta, smarrendosi nel dedalo di viuzze (le caratteristiche rue) del centro storico e salendo sulla sommità della fiera torre campanaria. Toro sembrerebbe un vascello sospeso nel vuoto, a metà tra il cielo e la verde vallata del fiume Tappino. Sarà per questo che, nel corso dei secoli, non ha mai smesso di far innamorare i suoi tanti ospiti storici tra cui il cardinale Vincenzo Maria Orsini (poi papa Benedetto XIII), che pose nel convento di Santa Maria di Loreto, vero e proprio scrigno di tesori artistici la “sua prediletta stanza”. Cosa vedere a Toro? I visitatori possono ammirare la chiesa di S. Rocco, fuori dalle mura, e la chiesa parrocchiale del SS. Salvatore, risalente al XI secolo, con la scalinata in pietra e una tavola cinquecentesca attribuita al pittore Giovanni Vincenzo d’Onofrio. La chiesa custodisce anche una stele funeraria romana del terzo secolo, trasformata in fonte battesimale. Il ponte a schiena d’asino, le strutture religiose e la storia millenaria rendono Toro un tesoro da esplorare, offrendo ai visitatori una piacevole immersione nella cultura, nelle tradizioni e nell’architettura molisana. Approfondimenti sul borgo su Turismo in Molise Come raggiungere Toro Da Campobasso: Prendi Via Luigi d’Amato in direzione Via Insorti d’Ungheria, prendi SS645 in direzione di SP56 a Toro Da Isernia: Prendi C.so Giuseppe Garibaldi in direzione di Strada Statale 17, continua su SS17 in direzione di Campobasso, guida in direzione di SP56 a Toro. Luoghi di interesse a Toro Convento di Santa Maria di Loreto Museo Civiltà contadina Chiesa SS. Salvatore Chiesa di S. Rocco Ponte Romanico Contatti e riferimenti Per le visite contattare: Comune: 0874 461101 Mail: info@comune.toro.cb.it Sito web: www.comune.toro.cb.it Ricorrenze a Toro Festa patronale San Mercurio 26 agosto  Fuochi in onore di Sant’Antonio di Padova (1-13 giugno) Lo sapevi che… Le prime tredici sere di giugno si accendono i “fuochi a Sant’Antonio”. In particolare sono assai caratteristici e grandiosi i fuochi dell’ultima sera, quando viene bruciata la “bamboletta”, il fantoccio di paglia e carta colorata issato alla sommità di ogni falò. Non è chiara la simbologia della “bamboletta” (forse a evocare la tredicina oppure la primavera che lascia il posto all’estate). Nessun dubbio, invece, sui banchetti che da qualche decennio accompagnano il rituale. Il Passaporto ti guida nella scoperta dei borghi del Molise? INIZIA IL TUO VIAGGIO

Pietrabbondante

Pietrabbondante, incantevole borgo molisano, sorge su antiche fondamenta, testimoniate dai resti delle fortificazioni sannitiche risalenti al V-II secolo a.C. Posizionato lungo il tratturo Celano-Foggia, antica via di comunicazione per greggi e persone, il paese affascina con il suo legame profondo con la storia. Il nome stesso, legato alle pietre disseminate nell’agro, racconta di un’antica civiltà avanzata. Cosa vedere a Pietrabbondante? Il teatro italico di Pietrabbondante è il sito storico più in alto d’Italia. Qui, il tempio, il teatro piccolo e il grande risplendono come testimonianza del connubio tra arte greca e italica. Il tempio grande con il teatro risalenti al II secolo a.C. presentano sedili anatomici e un muro di blocchi megalitici, esempi dell’alto livello tecnico raggiunto dall’architettura dell’epoca. Il centro storico affacciato su una natura incontaminata offre scorci caratteristici con case addossate alla roccia e il Guerriero Sannita che domina la piazza principale. La chiesa di Santa Maria Assunta conserva frammenti di lapidi osche arricchendo il patrimonio storico. Le tradizioni di Pietrabbondante prendono vita nell’antico teatro durante il Sannita Teatro Festival, rassegna estiva di opere classiche dal 1974. La gastronomia locale delizia con piatti tipici come la polenta a tocchetti condita con sugo di salsiccia, l’agnello “cace e ova” durante le festività pasquali, lo scattone e la polenta in sugo di carne e salsiccia. Formaggi prelibati, sopressate e insaccati completano l’offerta culinaria di questo tesoro molisano. Immerso nella storia e circondato da paesaggi mozzafiato, Pietrabbondante accoglie i visitatori in un’esperienza autentica di cultura, tradizione e gusto. Come raggiungere Pietrabbondante Da Campobasso: guida da Strada Provinciale 160 Fondovalle del Rivolo/SP160, Strada statale 647 Fondo Valle del Biferno/SS647, SS747 e SP74 a Bagnoli del Trigno, svolta in SP147. Continua su Variante Esterna in direzione di Civitanova del Sannio, prosegui verso Pescolanciano fino a Pietrabbondante. Da Isernia: prendi in direzione Strada Statale 17, guida da SS650 e SP 78 Aquilonia/SP 78 a Pescolanciano fino a Pietrabbondante.   Luoghi di interesse a Pietrabbondante Santuario Italico Statua del Guerriero Sannita Chiesa di Santa Maria Assunta Contatti e riferimenti Santuario Italico: 0865 76129  Comune di Pietrabbondante: 0865 76130 sito web: www.pietrabbondante.com Lo sapevi che… A Pietrabbondante il giorno della viglia di Natale, il 24 dicembre si tiene la “Ndocciata”. Le famiglie, davanti le proprie case, costruiscono grandi falò di ginestre che alle 17:00 al suono delle campane vengono accesi. Suggestivo assistere all’accensione delle “ndocce” dall’ingresso del paese: il borgo sembra incendiarsi. Lo sai che il Passaporto del Molise ti guida nella scoperta di tutti i borghi della regione? INIZIA IL TUO VIAGGIO