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Castropignano, il borgo delle leggende

A soli 10 km da Campobasso, arroccato su uno sperone che domina la valle del Biferno, sorge Castropignano, borgo suggestivo che custodisce un patrimonio fatto di storia millenaria, panorami mozzafiato e tradizioni popolari. Inserito nella rete del Passaporto del Molise, rappresenta una tappa ideale per chi ama il turismo slow, tra natura, archeologia e cultura. Cosa vedere a Castropignano Castello d’Evoli: Il simbolo del borgo è il Castello d’Evoli, edificato nel XIV secolo sui resti di un’antica fortificazione sannita. Dopo lavori di recupero, il maniero è tornato visitabile e spesso ospita eventi e mostre. Dalla sommità, la vista spazia sulla valle del Biferno e sul centro storico. Mura megalitiche e Cantone della Fata. Nei boschi di Carpineto affiorano tratti delle mura poligonali sannitiche (IV sec. a.C.), testimonianza di una storia che affonda nel mondo italico. Qui si trova anche il suggestivo Cantone della Fata, roccia legata a leggende locali che rendono l’itinerario ancora più affascinante. Centro storico e Torre dell’Orologio. Passeggiando tra le rue medievali, si raggiunge la Torre dell’Orologio, eredità del primo castello costruito in paese. Un punto panoramico e fotografico da non perdere. Le chiese. Tra i luoghi di culto più importanti troviamo: la Chiesa Madre di San Marco Evangelista e San Pietro Martire, ricostruita nel Seicento e riconsacrata nel 1826; la Chiesa del SS. Salvatore, con il suo portale gotico trecentesco. Grotta di San Michele. Poco fuori dal borgo, un sentiero conduce alla Grotta di San Michele, luogo di spiritualità e meta di passeggiate naturalistiche che uniscono fede e natura. Esperienze da vivere Trekking archeologico lungo i sentieri che costeggiano le mura sannitiche. Visite al castello per ammirare il panorama e scoprire mostre temporanee. Passeggiate nel centro storico tra vicoli, case in pietra e la Torre dell’Orologio. Leggende e folklore intorno al Cantone della Fata e ai racconti tramandati dagli anziani. Eventi e tradizioni 29 aprile: festa patronale di San Pietro Martire, con celebrazioni religiose e momenti di comunità. Estate: rassegne culturali e mostre al Castello d’Evoli, che diventa un vero contenitore artistico. Autunno: eventi enogastronomici e aperture straordinarie per scoprire il borgo con nuovi occhi. Come arrivare Castropignano è facilmente raggiungibile in auto: dista circa 10 km da Campobasso ed è situato a 590 metri di altitudine. La sua posizione lo rende perfetto per una gita giornaliera o come tappa di un itinerario tra i borghi del Molise centrale. Perché visitare Castropignano Castropignano è un borgo che racchiude storia millenaria e autenticità: dalle tracce dei Sanniti al castello medievale, dalle leggende popolari alla spiritualità della Grotta di San Michele. Un luogo ideale per chi ama scoprire il Molise più autentico, lontano dai circuiti turistici di massa. Inserirlo nel percorso del tuo Passaporto del Molise significa vivere un’esperienza che unisce archeologia, natura, cultura e tradizione. Hai già scoperto tutti i borghi del Molise? INIZIA DA QUI

mirabello sannitico

Mirabello sannitico – Il borgo della fotografia

A pochi chilometri da Campobasso, immerso nella verde valle del Tappino, sorge Mirabello Sannitico, un borgo dal fascino autentico che custodisce un patrimonio di storia, cultura e tradizioni uniche. Inserito nella rete del Passaporto del Molise, Mirabello rappresenta una tappa imperdibile per chi desidera vivere un’esperienza di viaggio tra vicoli medievali, feste popolari e suggestivi panorami. Cosa vedere a Mirabello Sannitico Il borgo conserva ancora l’antico impianto medievale, con vicoli in pietra (rue) che si arrampicano verso la cima del colle e scorci panoramici sulla vallata. Tra i luoghi da visitare: Chiesa di Santa Maria Assunta, cuore spirituale del paese. Chiesa di San Rocco, che custodisce dipinti del pittore molisano Ciriaco Brunetti. Palazzo Spicciati, oggi sede del municipio, e l’antico palazzo ducale. L’area di Monteverde, con la chiesetta rurale di Santa Maria, i resti dell’abbazia benedettina e tracce di mura sannitiche che testimoniano un passato millenario. Tradizioni e folklore: le “Laure” di San Giorgio Mirabello Sannitico è famoso per una delle feste popolari più suggestive del Molise: le “Laure di San Giorgio”. Nei giorni che precedono il 23 aprile, vigilia e festa patronale, il borgo si illumina di falò accesi nelle piazze e nei rioni, un rito che unisce la comunità e simboleggia il rinnovamento e la forza della natura. Un’esperienza unica da vivere almeno una volta, tra fuochi, musica e piatti della tradizione. Arte in Strada: il festival dei buskers Durante l’estate, Mirabello diventa palcoscenico del festival “Arte in Strada”, primo evento buskers del Molise. Musicisti, circensi e artisti di strada provenienti da tutta Italia animano le vie del centro storico con spettacoli all’aperto, regalando un’atmosfera vibrante e coinvolgente. Un’occasione perfetta per scoprire il borgo sotto una luce festosa e contemporanea. Esperienze da vivere Passeggiare tra i vicoli medievali del centro storico. Scoprire la storia antica a Monteverde con i resti sannitici e benedettini. Partecipare alla festa di San Giorgio e lasciarsi emozionare dai falò delle Laure. Vivere la magia del festival Arte in Strada durante le serate estive. Come arrivare a Mirabello Sannitico Il borgo si trova a circa 6 km da Campobasso, facilmente raggiungibile in auto. La sua posizione strategica lo rende ideale anche come tappa di un itinerario alla scoperta dei borghi molisani della provincia. Museo MIRA – Il Borgo della Fotografia Uno degli elementi più originali di Mirabello è il Museo MIRA, un progetto diffuso che ha trasformato il borgo in un vero e proprio paese della fotografia. Tra vicoli e piazze, antichi scorci e abitazioni ospitano installazioni fotografiche permanenti, rendendo le strade del centro storico una galleria a cielo aperto. Un’esperienza immersiva che unisce arte contemporanea e tradizione locale, attirando appassionati di fotografia e turisti curiosi. Perché visitare Mirabello Sannitico Mirabello è il luogo perfetto per chi cerca un turismo slow e autentico: un borgo che conserva la sua identità, che celebra tradizioni secolari e che sa innovarsi con eventi culturali di respiro nazionale. Inserirlo nel tuo percorso con il Passaporto del Molise significa vivere un’esperienza che unisce storia, natura e comunità. Hai già creato il tuo percorso in Molise? CREA IL TUO TOUR

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Ferrazzano, la sentinella del Molise

Abbarbicato su un colle a quasi 900 metri d’altitudine, Ferrazzano domina la valle del Biferno con uno sguardo fiero e silenzioso. Questo borgo di pietra, piccolo ma potente nel carattere, è conosciuto come la sentinella del Molise, e offre al visitatore un’esperienza di viaggio che fonde paesaggio, architettura, cultura e accoglienza autentica. Una tappa imperdibile nel tuo itinerario con il Passaporto del Molise. Un borgo sospeso tra cielo e memoria Ferrazzano ha origini antichissime: i suoi primi insediamenti risalgono all’epoca sannitica e, secondo alcuni studiosi, potrebbe coincidere con l’antica Ferentinum, città citata da Tito Livio durante le guerre contro i Sanniti. Camminando tra i vicoli del borgo, si percepisce una stratificazione di epoche: torri, pietre, scorci che parlano di secoli passati, di conquiste e di rinascite. Monumenti da vivere Tra le meraviglie da visitare, spicca il Castello Carafa, simbolo del borgo. Ricostruito tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento, dopo un violento terremoto, il castello presenta torri cilindriche, architetture fortificate e uno stemma nobiliare che racconta la potenza del casato che ne fu proprietario. A pochi passi, la Chiesa arcipretale di Santa Maria Assunta, risalente all’anno Mille, conserva un portale romanico, capitelli scolpiti e un raro pulpito marmoreo medievale. Luogo di fede, storia e arte, è il cuore spirituale del paese. Non può mancare una visita al Teatro del Loto, un gioiello contemporaneo incastonato nella tradizione. Riconosciuto tra i più belli d’Italia nella sua categoria, questo spazio culturale offre una programmazione teatrale innovativa e di respiro nazionale, immerso nel contesto intimo del borgo. Panorami che incantano da Ferrazzano Da Ferrazzano si gode di una vista privilegiata su Campobasso e sulle valli circostanti. Il panorama si apre fino al Matese e accompagna lo sguardo del visitatore durante tutto il percorso tra le strade in pietra e i belvedere naturali. Qui, la fotografia è d’obbligo, ma lo è anche il silenzio: per ascoltare il respiro di una terra che ha molto da raccontare. Tradizioni, eventi e sapori Ferrazzano è un paese che sa festeggiare. La festa patronale di Sant’Antonio di Padova, a giugno, trasforma le vie del borgo in uno spettacolo di devozione e folklore, con la rappresentazione popolare dei miracoli del Santo. Durante l’estate, il Ferrazzano Festival e altri eventi culturali animano il teatro e le piazze con musica, spettacoli e incontri. I sapori locali sono intensi e autentici: torcinelli, mbaniccia, frittate rustiche, verdure spontanee e vini molisani come la Tintilia, da scoprire nei ristoranti e nelle cucine delle famiglie del borgo. Il gruppo folkloristico Lu Passarielle porta avanti danze e canti della tradizione, mantenendo viva la memoria e l’identità locale. Ferrazzano nel tuo Passaporto del Molise Ferrazzano è parte attiva della rete del Passaporto del Molise. Qui potrai ottenere un timbro ufficiale, segno tangibile del tuo passaggio e della tua esperienza vissuta nel borgo. Che tu partecipi a un evento, visiti un monumento o semplicemente ti lasci incantare dalla bellezza del luogo, il timbro rappresenta un legame tra te e la comunità che ti accoglie. Perché scegliere Ferrazzano Per il suo panorama mozzafiato e la posizione dominante Per la ricchezza storica e architettonica Per la vitalità culturale e l’offerta teatrale Per l’autenticità dei sapori e delle tradizioni popolari Per il suo riconoscimento come Bandiera Arancione del Touring Club Italiano Per la calda accoglienza della sua comunità Per aggiungere un timbro prezioso al tuo Passaporto del Molise Vivi Ferrazzano, custodiscilo nella memoria Passeggiare tra i vicoli di Ferrazzano significa fare un salto nel tempo, respirare aria buona e riempirsi gli occhi di bellezza autentica. È un borgo da vivere con lentezza, da scoprire senza fretta, dove ogni pietra racconta una storia e ogni incontro diventa un ricordo da portare con sé. Ferrazzano ti aspetta. Raggiungilo, vivilo, timbralo. Scopri tutte le cose più belle che puoi vedere in Molise CONTINUA IL TUO VIAGGIO

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Colletorto – Il borgo degli uliveti

Colletorto. Il borgo delle torri, degli ulivi e della memoria viva Tra le colline del Basso Molise, affacciato sulla Valle del Fortore, si erge Colletorto, un borgo che sorprende per la sua storia millenaria, la vocazione agricola e l’autenticità del paesaggio umano. Inserito con orgoglio nel circuito del Passaporto del Molise, Colletorto è la destinazione perfetta per chi vuole scoprire un Molise genuino, fatto di silenzi, racconti e sapori antichi. Qui il tempo sembra scorrere in armonia con la natura: colline punteggiate di uliveti secolari, stradine in pietra, chiese dal fascino antico e una comunità accogliente che custodisce con fierezza le proprie radici. Una storia che si fa pietra Il simbolo del borgo è senza dubbio la maestosa Torre Angioina, risalente al XIV secolo, che domina il paese dall’alto e rappresenta la memoria visibile di un passato strategico e difensivo. Da qui lo sguardo si perde verso i confini di Puglia e Campania, rivelando la posizione di confine che Colletorto ha sempre avuto nel cuore del Regno di Napoli. Il centro storico è un dedalo di vicoli, archi e piazzette, dove ogni pietra racconta storie di contadini, artigiani e famiglie vissute per generazioni. Meritano una visita la Chiesa Madre di San Giovanni Battista, con il suo campanile barocco, e la chiesa di Santa Maria delle Grazie, posta scenograficamente su un promontorio roccioso. Esperienze autentiche e turismo lento Colletorto è la meta ideale per i viaggiatori slow e per chi ama immergersi nella cultura locale. Tra le attività più apprezzate ci sono le escursioni tra gli uliveti che circondano il paese, spesso secolari, dai quali si ricava un olio extravergine di oliva di altissima qualità, celebrato anche in festival e manifestazioni enogastronomiche locali. Il paese offre inoltre esperienze legate alla transumanza, alla scoperta dei prodotti tipici (formaggi, salumi, pane fatto in casa), e incontri con gli abitanti, sempre pronti a raccontare leggende, proverbi e memorie popolari. Natura, paesaggi e sostenibilità Chi ama camminare troverà a Colletorto e nei suoi dintorni itinerari naturalistici di grande bellezza. Tra questi si segnalano i sentieri che attraversano la Valle del Fortore, il percorso verso le contrade rurali e le camminate panoramiche che collegano il borgo agli altri centri dell’area, come Santa Croce di Magliano o San Giuliano di Puglia. Il paesaggio agrario, con campi coltivati a cereali, uliveti e vigneti, è ancora integro e testimone di una cultura agricola che ha saputo conservare la propria identità. Colletorto si presenta quindi come un modello di turismo sostenibile, adatto a chi vuole vivere esperienze vere, senza filtri. Il timbro del Passaporto del Molise Colletorto è una delle tappe ufficiali del Passaporto del Molise. Visitando il borgo, partecipando a una delle sue esperienze o soggiornando in loco, potrai ottenere il timbro speciale del paese, arricchendo così il tuo viaggio con un segno simbolico che celebra l’incontro tra viaggiatori e comunità. Ogni timbro è una memoria condivisa, un passo in più verso la Credenziale del Molise. In sintesi — Perché visitare Colletorto Aspetto Dettaglio Punto forte Torre Angioina e centro storico medievale Natura Colline, uliveti, paesaggi rurali intatti Esperienze Percorsi a piedi, degustazioni, vita contadina Cultura Chiese, racconti popolari, tradizioni agro-pastorali Gusto Olio EVO, pane casereccio, prodotti tipici Timbro Passaporto Disponibile per i viaggiatori Colletorto ti aspetta A Colletorto non si viene per “fare”, ma per vivere. Per ascoltare il suono del vento tra gli ulivi, per assaporare pane caldo appena sfornato, per camminare dove camminavano gli antichi tratturi. È un luogo che non chiede fretta, ma occhi aperti e cuore disponibile. È il Molise che esiste, e che lascia il segno. Scopri tutti i borghi più belli del Molise INIZIA IL TUO VIAGGIO

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Filignano

Nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Filignano si presenta come una gemma incastonata tra le montagne. Questo pittoresco comune, composto da 12 borghi disseminati lungo tre valli, offre un viaggio affascinante tra paesaggi mozzafiato, tradizioni radicate e una storia millenaria. È la porta naturale per i viaggiatori che giungono da Napoli o Roma, grazie alla sua posizione strategica e al facile accesso. Un Borgo e le sue 12 Frazioni Il paesaggio di Filignano è caratterizzato da dolci colline, terrazze montuose e i celebri muriccioli in pietra a secco, un simbolo del lavoro dell’uomo in armonia con la natura. Questi muretti, insieme alle edicole votive decorate con maioliche napoletane, abbelliscono la strada provinciale che attraversa il comune, regalando scorci incantevoli delle Mainarde. Il territorio è impreziosito dal Parco delle Pietre, un’area candidata al Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali grazie alla maestria con cui i filignanesi hanno preservato la tradizione della pietra a secco. Tra i boschi si possono ammirare i thòlos, antichi ricoveri pastorali costruiti interamente in pietra, che ricordano le strutture della Grecia antica. Patrimonio Storico e Culturale a Filignano Filignano vanta una lunga storia che risale all’epoca longobarda, come testimoniano le antiche fortificazioni. Il nome originario, Fundiliano, si è evoluto nel tempo fino a quello attuale. Tra i luoghi di interesse spiccano: La Chiesa di San Pasquale Baylon a Cerasuolo, con un fascino secolare. La Chiesa Madre dell’Immacolata Concezione, cuore spirituale del paese. La Chiesa del SS. Crocifisso nella frazione Selvone. Un’altra perla è il Museo Combat Road a Cerasuolo, dedicato agli eventi della Seconda Guerra Mondiale, che raccoglie reperti e memorie curati con passione da un gruppo di appassionati. Tradizioni e Gastronomia di Filignano Filignano celebra le sue radici attraverso le sue tradizioni culinarie e culturali. Tra i piatti tipici troviamo gli abbuoti, involtini di interiora di agnello, e la polenta con verdure selvatiche, piatti semplici ma ricchi di sapore. Da non perdere è il Festival Mario Lanza, evento annuale che omaggia il celebre tenore di origini filignanesi. Questo appuntamento, attivo dagli anni ’90, trasforma il borgo in un palcoscenico per la musica lirica, attirando visitatori da tutta Italia. Esperienze nella Rete del Passaporto del Molise Entrando a far parte della rete del Passaporto del Molise, Filignano si apre ai viaggiatori come una tappa imperdibile per chi cerca autenticità e connessione con la natura. Le esperienze offerte includono escursioni tra i Boschi delle Mainarde, laboratori artigianali e gastronomici, e visite ai thòlos, per scoprire un territorio che racconta storie antiche. Filignano, con il suo mix unico di bellezze naturali, storia e cultura, è un invito a esplorare il Molise più autentico, collezionando ricordi indelebili e, naturalmente, un timbro speciale nel Passaporto del Molise. Il Museo Combat Road, di Filignano Situato nella frazione di Cerasuolo a Filignano, è un luogo ricco di storia che racconta gli eventi della Seconda Guerra Mondiale, con particolare attenzione alla Campagna d’Italia. Il museo conserva e espone reperti, documenti, fotografie e testimonianze legate al passaggio delle truppe alleate lungo la famosa “Combat Road,” una strada strategica utilizzata durante il conflitto per avanzare verso il nord Italia.  Grazie all’impegno di un gruppo di appassionati e studiosi, il museo offre un’esperienza immersiva, consentendo ai visitatori di comprendere l’impatto della guerra su questo territorio e di riflettere sul valore della memoria storica. Una visita al Combat Road è un’opportunità unica per esplorare la storia locale e le sue connessioni con i grandi eventi del Novecento, rendendolo una tappa fondamentale per gli appassionati di storia e cultura. Vorresti scoprire tutti gli itinerari possibili con il Passaporto? SCOPRI COME FARE

ripalimosani

Ripalimosani

Arroccato su una roccia, Ripalimosani si presenta come un incantevole presepe, con un dedalo di viuzze che si snodano attorno al palazzo ducale e alla chiesa principale. Questo caratteristico borgo molisano non è solo un luogo di bellezze paesaggistiche, ma anche un importante punto di riferimento storico e culturale che ora entra a far parte della rete del Passaporto del Molise, un’iniziativa che promuove la valorizzazione del territorio e delle sue tradizioni. Cenni storici su Ripalimosani Le origini di Ripalimosani risalgono a oltre duemila anni fa, quando la zona era abitata dai Sanniti. L’attuale comune nasce intorno all’anno 1000, con la costruzione del palazzo ducale, un esempio di architettura che testimonia la ricchezza storica del luogo. La sua forma a fuso, con l’antica via di Mezzo da cui si dipartono numerosi vicoli, è un chiaro richiamo alle antiche tradizioni e alla vita comunitaria di un tempo. Un Patrimonio Architettonico Il fulcro della vita religiosa e culturale del paese è la Chiesa di Santa Maria Vergine Assunta, risalente al XVI secolo. Situata in cima a una scalinata, l’edificio è stato costruito su un precedente impianto del XIII secolo. Al suo interno si possono ammirare opere d’arte di grande valore, tra cui il coro e il pulpito cinquecenteschi e una tela del Seicento con l’Adorazione dei Magi. Di fronte alla chiesa, il palazzo marchesale, noto come “il castello”, mostra i segni di una trasformazione cinquecentesca da fortilizio medievale. I visitatori possono esplorare le carceri e il giardino pensile, scoprendo la storia che permea ogni angolo di questo luogo. Tradizioni Viventi a Ripalimosani Ripalimosani è anche custode di tradizioni vivaci, come “A Meskuerate”, una celebrazione carnevalesca che porta in strada scenette comiche e canti popolari in dialetto ripese. Questo evento, insieme ad altre manifestazioni come il Simposio Ripa e il Palio delle Quercigliole, rappresenta l’anima di una comunità che vive le proprie tradizioni con passione. Un altro aspetto affascinante è la transumanza della Famiglia Colantuono di Acquevive di Frosolone, che ogni anno passa a breve distanza dal paese. Questo antico rito, che coinvolge il tratturo Lucera-Castel di Sangro, è un’importante manifestazione culturale che unisce generazioni e celebra la storia agricola della regione. Gastronomia e Cultura La gastronomia di Ripalimosani è un altro tesoro da scoprire, con piatti tradizionali che riflettono la ricchezza dei prodotti locali. I visitatori possono assaporare piatti tipici, magari accompagnati da un buon vino locale, immergendosi nella cultura culinaria molisana. Inoltre, Ripalimosani è conosciuta come “il paese dei funai”, grazie alla storica produzione di corde e canapa, che risale al XVI secolo. Sebbene questa tradizione sia andata perduta dopo la Seconda Guerra Mondiale, il nome “orto dei funai” rimane un ricordo vivo di un’epoca in cui fino a duecento artigiani si riunivano per lavorare insieme. Un Futuro Sostenibile nel Passaporto del Molise Entrare nella rete del Passaporto del Molise rappresenta per Ripalimosani un’opportunità per valorizzare le proprie risorse, promuovendo un turismo sostenibile e responsabile. Il Passaporto del Molise è un’iniziativa che incoraggia i visitatori a scoprire la bellezza autentica di questa regione, supportando al contempo le comunità locali e le loro tradizioni. Scopri tutte le esperienze che puoi fare con il Passaporto del Molise CONTINUA IL TUO VIAGGIO

montecilfone

Montecilfone

Montecilfone conserva tracce e reperti di epoca romana. Rinvenute monete di Caligola (imperatore romano dal 37 al 41 d.C.), una lapide romana pentagonale, statuette di bronzo e argento, numerose tombe e vasi di terracotta. Il paese conserva e custodisce quotidianamente la lingua arbéreshé e le tradizioni. Come raggiungere Montecilfone Da Campobasso: Prendi Strada Statale 647 Fondo Valle del Biferno in direzione di SP80 a Larino. Esci da strada statale 647 Fondo Valle del Biferno, continua fino a Montecilfone, svolta a sinistra e prendi SS483. Continua su Via Roma fino a Montecilfone. Da Isernia: Prendi in direzione di strada statale 17, segui Ss650 in direzione di SP158 a Dogliola. Prendi l’uscita verso Tavenna/San Felice del Molise/Mafalda da SS650, prosegui fino a Tavenna, continua su SS157. Guida da SS483 fino a Montecilfone. Luoghi di interesse a Montecilfone Bosco Corundoli: La piccola Lourdes di Montecilfone Museo di Cavalleria “Costanzo Sforza” Sportello linguistico comunale arbéreshé Ricorrenze di Montecilfone 23 aprile festività in onore del Santo patrono San Giorgio Martire Il venerdì ed il sabato successivi al 13 giugno festività in onore del compatrono Sant’Antonio da Padova 14 agosto la ultra decennale “sagra delle droge” (fusilli fatti in casa con l’apposito ferro e serviti con ragù di carni miste) 16 agosto festività in onore della Madonna Grande “Shemrija Madhe”, la vergine degli Albanesi. Lo sapevi che… Ogni anno, in occasione delle festività per Sant’Antonio di Padova, a Montecilfone si organizza una storica processione di carri agricoli trainati da mucche o buoi che accompagna il Santo lungo le vie del paese. Vorresti scoprire tutti gli itinerari possibili con il Passaporto? INIZIA IL TUO VIAGGIO

morgia di pietracupa

Pietracupa

Pietracupa. Nel cuore del Molise, immerso tra colline e vallate, sorge Pietracupa, un borgo che oggi si aggiunge con orgoglio alla rete del “Passaporto del Molise”. Una iniziativa nata per promuovere e valorizzare il patrimonio culturale, storico e naturale della regione, si arricchisce di un gioiello unico: Pietracupa, il paese che sorge sulla Morgia. Pietracupa, Una Storia Scolpita nella Pietra Pietracupa deve il suo nome alla sua conformazione geologica straordinaria. La Morgia, una grande roccia che domina il paesaggio circostante, è ricca di storia e leggende. Formatasi milioni di anni fa in fondo al mare, questa roccia conserva al suo interno fossili marini che testimoniano un tempo in cui il Molise era sommerso dalle acque. Il nome “Pietracupa”, di origine latina, significa “pietra bucata” e si riferisce alle numerose grotte presenti fin dall’epoca romana. Un Patrimonio Culturale e Religioso Unico La comunità di Pietracupa è profondamente legata alla sua eredità religiosa, con chiese e tradizioni che ancora oggi uniscono gli abitanti. La chiesa di Sant’Antonio Abate, che domina il borgo dalla sommità della Morgia, è un simbolo della fede e della resilienza della comunità. Al di sotto della chiesa, la cripta, che in passato fu abitazione, tribunale dell’Inquisizione, prigione e luogo di esecuzioni capitali, rappresenta un’importante attrazione storica, con il suo crocifisso ligneo senza braccia risalente al 1500. Tradizioni e Gastronomia a Pietracupa. Un Tuffo nella Cultura Locale Pietracupaè un luogo dove le tradizioni sono vive e ben radicate. Le celebrazioni del Carnevale, con il processo e l’esecuzione del fantoccio, e la Festa dell’Uva, che celebra la raccolta e la lavorazione delle uve con sfilate e degustazioni, sono momenti attesi con entusiasmo dalla comunità e dai visitatori. Anche la messa domenicale prima di Natale, accompagnata da zampognari e musicisti, è una tradizione che attira numerosi fedeli. Vedi anche le tradizioni più importanti del Molise. La gastronomia locale è altrettanto ricca, con piatti tipici come lo scattone (pasta nel vino e acqua di cottura), i cavatelli, le foglie e pizza grandign (pizza di granone) e cotiche e fagioli, che deliziano i palati dei visitatori. Pietracupa e il Passaporto del Molise: Un Legame di Vitalità e Tradizione L’ingresso di Pietracupa nella rete del “Passaporto del Molise” rappresenta un passo significativo per la promozione di questo piccolo ma affascinante borgo. Questa rete, che coinvolge sempre più comuni del Molise, è un’iniziativa che punta a far riscoprire le bellezze e le peculiarità di un territorio ancora poco conosciuto. Il “Passaporto del Molise” permette ai visitatori di collezionare timbri in ogni comune visitato, incentivando il turismo lento e consapevole, alla scoperta di luoghi autentici e ricchi di storia come Pietracupa. Questo progetto non solo stimola l’economia locale, ma rafforza il legame tra le comunità molisane e i loro abitanti, sia residenti che emigrati, che tornano spesso al paese d’origine con l’orgoglio di mantenere vive le tradizioni e la cultura di un territorio unico. Con Pietracupa, la rete del “Passaporto del Molise” si arricchisce di un nuovo tesoro, un simbolo di storia, fede, e resilienza che continua a vivere e a raccontare la sua affascinante storia a chiunque sia disposto ad ascoltarla. Sapevi che il Molise è la regione d’Italia con più punti di vista? INIZIA IL TUO VIAGGIO

Sant'Angelo Limosano, fiori

Sant’Angelo Limosano

Sant’Angelo Limosano, un piccolo comune situato nella provincia di Campobasso, è un gioiello nascosto del Molise che merita di essere scoperto. Con una popolazione di circa 323 abitanti, questo borgo antico si trova a 900 metri sul livello del mare, offrendo panorami mozzafiato che spaziano dalle maestose cime della Maiella fino alle lontane Isole Tremiti. Sant’Angelo Limosano non è solo un luogo di grande bellezza naturale, ma è anche ricco di storia e tradizioni che si intrecciano con la vita dei suoi abitanti e delle sue antiche strutture. Come raggiungere Sant’Angelo Limosano Una delle prime tappe del visitatore dovrebbe essere la magnifica rampa che caratterizza il borgo, visibile già da lontano e che offre un viaggio panoramico verso il centro abitato. Da qui, è possibile ammirare la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta in Cielo, una struttura imponente che domina la piazza principale. Un’altra chiesa di grande interesse è quella di San Pietro Celestino, che nel 1695 fu trasformata in granaio per ordine del Cardinale Vincenzo Maria Orsini, figura che ha lasciato un’impronta significativa nella storia locale. A circa due chilometri dal centro abitato, lungo la strada che porta a Salcito, si trova il Santuario della Madonna delle Stelle, un luogo di grande spiritualità edificato dopo il ritrovamento di una statuina della Madonna nel 1926. Questo santuario è meta di pellegrinaggi e di profonda devozione, specialmente durante le celebrazioni religiose legate alla Madonna delle Stelle. Tradizioni e Gastronomia a Sant’Angelo Limosano Sant’Angelo Limosano è un paese che vive intensamente le sue tradizioni, con due feste principali che richiamano santangiolesi da ogni parte del mondo. La festa del Patrono, San Pietro Celestino, e quella della Madonna delle Stelle, sono eventi di grande rilevanza per la comunità, dove si celebrano non solo la fede ma anche il legame profondo con la propria terra. Durante queste celebrazioni, il paese si anima con processioni, eventi religiosi e momenti conviviali che coinvolgono tutti gli abitanti. Non meno festosa è la Sagra delle “Pezzate e fasciuole”, che si svolge il 18 agosto. Questo evento celebra l’estate molisana e il ritorno degli emigrati, con piatti tipici che raccontano la storia e le tradizioni culinarie del paese. La “pezzata” e le “fasciuole” sono solo alcune delle specialità che si possono gustare, insieme alla pizza al riso, il cacchione e lo sfring, prelibatezze che fanno parte della cucina locale. Sant’Angelo Limosano nella Rete del Passaporto del Molise Sant’Angelo Limosano è uno dei borghi della rete del Passaporto del Molise, un progetto che mira a promuovere il turismo sostenibile e a valorizzare i piccoli comuni del Molise. Con il Passaporto del Molise, i visitatori possono esplorare questo borgo affascinante, scoprendo le sue bellezze naturali e storiche, e raccogliere il timbro di Sant’Angelo Limosano, simbolo di un’esperienza autentica e unica. Il borgo rappresenta una tappa imperdibile per chi desidera immergersi in un viaggio nel tempo, tra panorami incantevoli, storie millenarie e tradizioni che resistono al passare dei secoli. Partecipando alla rete del Passaporto del Molise, Sant’Angelo Limosano si apre ai viaggiatori che cercano un’esperienza diversa, lontana dal turismo di massa e vicina all’anima più autentica del Molise. Il Molise: La terra della rete dei cammini, regione con più punti di vista Visitare Sant’Angelo Limosano significa scoprire un Molise nascosto, fatto di borghi che raccontano storie antiche e offrono scorci di rara bellezza. È un luogo dove la natura incontaminata e la storia si fondono in un’atmosfera di pace e tranquillità, ideale per chi cerca una pausa dal frenetico ritmo della vita moderna. Grazie al Passaporto del Molise, Sant’Angelo Limosano può essere scoperto da un numero sempre maggiore di viaggiatori, che avranno l’opportunità di vivere un’esperienza autentica e indimenticabile. Scopri il Molise con il Passaporto del Molise CONTINUA IL TUO VIAGGIO

sant'angelo del pesco

Sant’Angelo del Pesco

Sant’Angelo del Pesco, nel cuore dell’entroterra molisano emerge come un gioiello nascosto, un luogo dove le antiche tradizioni si intrecciano con panorami sorprendenti e l’aroma di antichi sapori. Questo borgo, situato a 805 metri sul livello del mare, si unisce alla rete del Passaporto del Molise, per promuovere il turismo lento e sostenibile nella regione d’Italia con più punti di vista. Un Paese Ricco di Storia e Tradizioni Sant’Angelo del Pesco vanta una storia millenaria che risale all’anno Mille, quando un gruppo di monaci provenienti da Pescopennataro fondò il paese. Nonostante i gravi danni subiti durante la Seconda Guerra Mondiale, il borgo è stato ricostruito preservando il suo impianto urbanistico antico e mantenendo viva la sua ricca eredità storica. Le antiche case in pietra e le strette viuzze raccontano storie di un popolo resiliente, i Santangiolesi, che hanno saputo superare le sfide del tempo senza perdere la propria identità. Sant’Angelo del Pesco, Panorami Mozzafiato e Natura Incontaminata Situato tra il fiume Sangro e il Colle Infuocato, Sant’Angelo del Pesco offre una cornice naturale di rara bellezza. Il paese è circondato da boschi lussureggianti, colline ondulate e imponenti formazioni rocciose, creando un paesaggio che incanta e ispira. L’aria pura e i panorami incantevoli fanno di Sant’Angelo del Pesco una stazione climatica ideale per chi cerca tranquillità e rigenerazione. Feste e tradizioni a Sant’Angelo del Pesco Il calendario delle celebrazioni di Sant’Angelo del Pesco è ricco di eventi che rafforzano il legame della comunità con le proprie radici. Tra le feste più significative spicca la “fascarllata” del 13 agosto, durante la quale si celebra la tradizione culinaria con i “fascarelli”, uno stufato di farina di mais, patate, fagioli, cotiche di maiale, olio e peperoncino. Questo evento rappresenta un’occasione per riscoprire legami di amicizia e affetto familiare, unendo persone di tutte le età in un’atmosfera di gioia e inclusività. Durante il periodo natalizio, il rito del fuoco di Natale riunisce la comunità intorno a un falò che arde incessantemente per giorni, simbolo di unità e calore contro i rigidi inverni molisani. Altre celebrazioni importanti includono la festa di San Rocco il 16 agosto e le solenni processioni della Settimana Santa, momenti di profonda devozione e partecipazione collettiva. Esperienze Uniche L’adesione di Sant’Angelo del Pesco alla rete del Passaporto del Molise rappresenta un’opportunità unica per far conoscere il borgo a un pubblico più ampio. Il Passaporto del Molise è un’iniziativa che promuove il turismo sostenibile attraverso itinerari personalizzati, valorizzando i piccoli borghi e le attrazioni turistiche locali. I visitatori possono esplorare il Molise in modo autentico, sostenendo l’economia locale e preservando le tradizioni culturali e gastronomiche. Escursioni e Scoperte Naturalistiche a Sant’Angelo del Pesco Sant’Angelo del Pesco offre numerose opportunità per gli amanti della natura e delle escursioni. Un punto di particolare interesse è l’Eremo di San Luca, nascosto nel cuore del bosco santangiolese. Questo ritiro spirituale, situato in una grotta e impreziosito da una piccola chiesa, offre una vista spettacolare sulle abetaie e sulla pittoresca vallata del fiume Sangro. Le foreste circostanti sono un tesoro di biodiversità, con una ricca varietà di alberi come abeti bianchi, faggi, aceri e olmi montani. Passeggiare nei boschi di Sant’Angelo del Pesco è un’esperienza che invita alla scoperta e alla contemplazione, offrendo un rifugio sereno e un ritmo di vita dolce e misurato. Hai già richiesto a casa il tuo Passaporto? PRENOTALO QUI!