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Colle d’Anchise

Colle d’Anchise si estende sul crinale di una lunga collina e presenta un’altura laddove sorgeva l’antico castello (Palazzo), di cui, oggi, restano poche testimonianze e resti. Da questa altitudine, lo sguardo da Colle d’Anchise si apre su un paesaggio bellissimo e affascinante, il cui aspetto tipico e caratteristico è rappresentato dai colori suggestivi e vivi dei campi coltivati a vigneti, grano, cereali, ecc. Questo spettacolo paesaggistico si affaccia sugli incantevoli e ridenti monti del Matese. Colle d’Anchise nella mitologia greca L’ipotesi più avvalorata della derivazione del nome, risalirebbe al periodo medioevale e alla figura di Anchise, persona alla quale sarebbe appartenuto il colle e che abitava nel castello del paese. Si sarebbe trattato di un vero e proprio Castaldo, colui che godeva del diritto dello ius primae noctis. Luoghi di interesse a Colle d’Anchise A Colle d’Anchise sono numerose sono le chiese da visitare, ciascuna con le proprie caratteristiche, la propria storia e la bellezza degli affreschi come quelli del pittore Amedeo Trivisonno nella Chiesa Santa Maria degli Angeli. Qui il pittore dipinse, nel 1936, le tre pareti presbiterali con tre affreschi: nella parete frontale “L’ultima Cena”, nella parete a sinistra “L’Assunzione della Vergine” e in quella a destra “L’Ascensione di Cristo”. In questi affreschi sono rappresentati elementi naturali e paesaggistici, tipici del territorio molisano. Lo stesso pittore, infatti, per realizzare i personaggi dei suoi capolavori, fece posare persone del posto. In paese è possibile visitare, inoltre, la Chiesa di San Sisto, patrono di Colle d’Anchise, costituita da un’unica navata in fondo alla quale è posto un bellissimo altare in marmo. Accoglie, inoltre, le reliquie di San Sisto papa e filosofo ateniese. Cosa vedere a Colle d’Anchise? Caratteristiche e suggestive sono le due Cappelle immerse nel verde, tra folti alberi di querce, dove il bosco, la radura, il profumo delle piante, evocano un senso di pace e tranquillità dell’anima: la Cappella di San Nicola e la Cappella di Santa Margherita. Quest’ultima è legata ad una leggenda, raccontata dagli antichi. Qui viveva, insieme alla sua famiglia contadina, una bellissima fanciulla di nome Margherita, che tante volte era stata tentata dal maligno. Un giorno, questi si trasformò in un drago nel tentativo di divorarla; la ragazza cercò di fuggire, dirigendosi verso un dirupo e fu salvata da San Giorgio a cavallo che uccise il mostro nel punto in cui, ora, sorge la cappella. Sulle pietre del dirupo è possibile osservare ancora alcune impronte che la credenza popolare attribuisce alle zampe del drago, a quelle del cavallo di San Giorgio ed ai piedi di Santa Margherita. Ricorrenze e tradizioni di Colle d’Anchise San Sisto Santo Patrono — 06 Agosto San Nicola – Ultima domenica di Maggio Santa Margherita — 20 Luglio Beata Vergine del Monte Carmelo – 21 Agosto “R Puogliar d’Maj” — Prima domenica di Maggio Lo sapevi che… A Colle d’Anchise la leggenda de R muozzamauriell (pallina d’oro) narra di un folletto giovane, allegro e burlone che, di tanto in tanto, si mostrava alle persone che vivevano intorno al palazzo ducale’ e che si divertiva a giocare con una pallina d’oro. Se qualcuno fosse riuscito a prenderla sarebbe diventato ricco e potente, ma ciò non accadeva mai. Il folletto, quindi, scompariva e tornava di notte per “infastidire” asini, cavalli e muli, intrecciando i peli delle loro code. Vorresti scoprire tutti gli itinerari possibili con il Passaporto? CONTINUA IL TUO VIAGGIO Ti potrebbe interessare: Le 5 cose che devi assolutamente fare in Molise  Foto dal Molise più autentico I 5 tratturi da scoprire in Molise I 20 castelli da scoprire in Molise i 10 eventi più suggestivi del Molise Le 5 cascate da vedere assolutamente in Molise I 10 borghi più belli del Molise Esplorare il Molise a piedi, consigli e suggerimenti Percorsi esperienziali in Molise Calendario degli eventi in Molise

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Baranello: il borgo della Tintilia

Baranello, affascinante borgo situato a pochi chilometri da Campobasso, custodisce una storia millenaria e un patrimonio culturale che incanta i visitatori. Le sue origini risalgono all’XI secolo, quando era conosciuto come Vairanello, in riferimento al vicino Monte Vairano, sede della città sannitica di Aquilonia. Il centro storico conserva ancora tracce medievali, come la Torre e i resti delle mura che lo collegavano alla contea di Bojano. Passeggiando tra i vicoli si respira un’atmosfera autentica che unisce tradizione e modernità. Cosa vedere a Baranello? Museo Civico “Giuseppe Barone”: fondato dall’architetto e filantropo baranellese, ospita una ricca collezione di reperti archeologici, opere d’arte e antichità. Chiesa di Santa Maria ad Nives: antico cenobio benedettino, simbolo di spiritualità millenaria. Chiesa della Beata Vergine del Rosario: custodisce la storia della Confraternita del SS. Rosario, attiva dal 1831. Chiesa di San Michele Arcangelo: luogo di culto legato al patrono del borgo. Monte Vairano: area archeologica di grande interesse, con resti della città sannitica di Aquilonia. Palazzo Giuseppe Zurlo e Mulino Corona: testimonianze storiche dell’architettura locale. Tradizioni e feste popolari Baranello è anche un borgo di tradizioni vive: Festa patronale di San Michele Arcangelo (8 maggio). Rituali del matrimonio de Le Bangale (agosto) Festa del Ringraziamento (seconda domenica di novembre). San Martino e la “pizza scema” (11 novembre): usanza popolare che unisce la comunità attorno a una focaccia rituale con semi, ciascuno con un significato ironico e simbolico. Baranello e la Tintilia Oltre al suo patrimonio storico, Baranello è considerato anche borgo della Tintilia, il vitigno autoctono simbolo del Molise. Qui si trovano vigneti e cantine che producono questo vino raro e prezioso, ideale da degustare in autunno durante e dopo la vendemmia. Perché visitare Baranello Baranello è un borgo che unisce storia, cultura e tradizione enologica. Ideale per chi cerca un turismo lento, tra musei, chiese, escursioni archeologiche e degustazioni di Tintilia. Con la sua posizione strategica, a metà strada tra Campobasso e Bojano, è una tappa perfetta per scoprire il cuore del Molise. 👉 Non dimenticare di timbrare il tuo Passaporto del Molise a Baranello, per aggiungere al viaggio un ricordo autentico. PERCORRI URBAN TREKKING NEL BORGO Lo sapevi che… A Baranello si festeggia una festa molto particolare che ricorre nel giorno di San Martino, l’11 novembre. All’ora di cena il paese si svuota, ci si riunisce intorno al tavolo e ogni membro della famiglia prende un pezzetto della ‘pizza scema’ che al suo interno contiene un semino. Ogni semino ha un particolare significato: “la fava è la regina della casa, il seme di zucca è il bugiardo, il fagiolo è il cornuto!” Vedi anche I 5 tratturi da scoprire in Molise e I 20 castelli da scoprire in Molise, Un Molise da favola! Lo sapevi che esiste il Passaporto del Molise che ti guida alla scoperta dei borghi? INIZIA IL TUO VIAGGIO