Gildone
Piccolo borgo di circa 800 anime, a poca distanza dal capoluogo Campobasso, ha una storia antichissima. Le sue origini si fanno risalire, con certezza, al IX-X secolo in epoca longobarda, durante le lotte tra longobardi e bizantini. Tuttavia, le ricerche archeologiche testimoniano la presenza sul territorio dei Sanniti sin dal V secolo a.C.: essi diedero vita sulla Montagna di Gildone a un centro fortificato. Il suo antico nome era ‘Celidonia’ diventato, poi, nel XVIII ‘Geldone’. Il borgo prosperò per l’immigrazione che vi fecero gli abitanti di Quadrano e Sant’Andrea, quando abbandonarono quei feudi. Il paese si è, poi, sviluppato ad anelli concentrici intorno al palazzo baronale e alla Chiesa madre intitolata a San Sabino Vescovo e Martire. Gildone fu pertinenza della Capitanata, e forse prima del 1806 non era mai appartenuta al Contado di Molise. La sua annessione al Molise avvenne quando il Governo di Jelsi, in cui Gildone era compreso, fu staccato dal distretto di Foggia e assegnato a quello di Campobasso. Piacevole è addentrarsi tra i vicoli del borgo e vivere le sane tradizioni che il popolo gildonese porta avanti con orgoglio e passione.
Come raggiungere Gildone
Da Campobasso percorrendo la strada statale 17.
Itinerari possibili
Luoghi di interesse
- Ecclesia Arcipresbiterale “S. Sabini Oppidi Gildoni” (Chiesa Madre San Sabino) in cui vi sono due opere di Paolo Saverio Di Zinno (Sant’Anna e San Sabino) e la Pala d’altare
- Santa Maria Costantinopolitana Ecclesia (più comunemente conosciuta come chiesa di San Nicola);
- Santa Maria Dell’Assunta “De Quatrano” (Chiesa di Santa Maria a Quadrano)
- Ecclesia Santa Maria in Valle (Chiesa di Santa Maria in Valle)
- Ecclesia San Rochi in Suburdio Oppidi Gildoni (Chiesa di San Rocco)
- Sancta Maria Gratiarum Ecclesia (Chiesa di Santa Maria delle Grazie)
Contatti e riferimenti
Per le visite contattare:
Ricorrenze
- Festa S. Antonio da Padova e Festa del Pane (13 giugno)
Lo sapevi che...
Gildone, seppur piccolo, è caratterizzato da molte tradizioni. Quella più caratteristica è sicuramente la Festa del Pane in onore di Sant’Antonio da Padova e del Sacro Cuore di Gesù, un’antica manifestazione dal forte carattere spirituale e sociale vissuta da oltre un secolo con quel segno appassionato delle donne che portano sul capo una cesta contenente dai 500 gr ai 12 kg di pane benedetto. Una tradizione dal forte valore culturale, unica nel suo genere, che coinvolge piccoli e grandi e che si riattualizza nella fragranza del pane e del giglio bianco che nei canestri di vimini sfilano nella lunga processione in onore di S. Antonio da Padova (santo della carità di cui il pane, che si dona, è il simbolo per eccellenza) e del S. Cuore di Gesù (Pane di vita) nella mattinata della domenica dopo il 13 giugno. La devozione al Santo di Padova prende vita in paese, secondo gli storici locali, fin dal 1500. La tradizione del pane è viva a Gildone grazie alla levatrice Amabile Tezzén, proveniente da Rovigo, che portò in processione, il giorno di Sant’Antonio un giglio e una pagnotta di pane (1937/38). Da quella volta, ogni anno il pane portato in processione aumentava notevolmente. Inizialmente era offerto dalle massaie e alla fine della processione veniva distribuito alla popolazione: chi poteva contribuiva alla panificazione con la donazione della farina, del grano. Oggi il pane viene preparato dai forni del paese ma la donazione, il senso dell’oblazione, si mantiene integro. e la festa della Santa patrona, Santa Maria delle Grazie, che si tiene il 5 agosto; e la Sagra dei peperoni che si svolge il 15 e il 22 agosto in località Santa Maria a Quadrano. Il giro di San Martino che si tiene solitamente il primo sabato di novembre per i vicoletti del paese.
Infopoint timbri
Per info su passaporti e timbri recarsi presso i Luoghi di interesse indicati in alto oppure contattare:






