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Conca Casale

Il piccolo borgo di Conca Casale Conca Casale è un gioiello nascosto, una piccola gemma immersa nella storia e nella natura del Molise. Situato a 657 metri sul livello del mare, questo comune di 225 abitanti si snoda nella tranquilla conca ai piedi del Monte Santa Croce, circondato da maestose montagne come il Monte Corno, il Monte Sammucro e le imponenti Mainarde. Per chi cerca un’esperienza autentica, Conca Casale offre un viaggio nel tempo e nella tradizione. Le testimonianze della sua storia antica si rivelano nei resti delle mura poligonali di Monte Cerino e Monte S. Croce, segni di un passato legato alla difesa del territorio sannita. Questa storia è intrecciata con quella della vicina Venafro, con la quale ha condiviso legami giurisdizionali e culturali. L’architettura rustica e il fascino delle stradine acciottolate conducono i visitatori attraverso un viaggio suggestivo. Il borgo, una volta raggiungibile solo per antiche mulattiere, oggi si svela grazie a strade panoramiche che permettono di godere dei paesaggi mozzafiato lungo il percorso da Venafro. La natura è la regina incontrastata di questa zona. Dai versanti terrazzati del Monte S. Croce alle valli che si estendono verso la Radicosa e S. Vittore nel Lazio, il paesaggio offre uno spettacolo mozzafiato. Gli amanti del trekking e della natura troveranno qui un paradiso, con la possibilità di esplorare sentieri che si snodano attraverso boschi rigogliosi e paesaggi montani incontaminati. Ma la vera sorpresa di Conca Casale si nasconde nel patrimonio archeologico. Le imponenti cinte megalitiche, testimonianze di un sistema difensivo antico, incantano gli appassionati di storia e archeologia. La suggestiva passeggiata lungo questi resti offre una prospettiva unica sulla valle del Volturno e regala la sensazione di viaggiare indietro nel tempo. La gastronomia locale è un’altra perla da scoprire. I prodotti tipici, come gli insaccati prelibati e le lenticchie, raccontano la tradizione culinaria di questa regione. I visitatori possono deliziare il palato con sapori autentici e genuini, magari accompagnati da uno dei vini locali, completando così un’esperienza multisensoriale indimenticabile. Vedi anche I 20 castelli da scoprire in Molise e Nel Molise che non esiste: San Vincenzo al Volturno Lo sapevi che… Conca Casale, con la sua atmosfera tranquilla e autentica, si rivela come una destinazione perfetta per coloro che cercano un’esperienza fuori dagli schemi. Un luogo dove storia, natura e tradizione si fondono per regalare emozioni uniche e ricordi indelebili a chi decide di esplorarne i tesori nascosti. Approfondimenti del borgo su Turismo in Molise

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Molise

Molise Il comune di Molise, incastonato tra terre ricche di storia e natura, regala un’esperienza senza tempo a chiunque varchi la sua soglia. Immerso nell’omonima regione questo minuscolo angolo d’Italia si presenta come un gioiello nascosto, dove la tradizione si fonde con l’accoglienza autentica dei suoi abitanti custodi di un patrimonio culturale e paesaggistico unico. Le origini millenarie di Molise si intrecciano con leggende antiche e testimonianze archeologiche  accarezzando le suggestioni della II guerra punica fino a leggende mitologiche che si riflettono nelle pietre di Fonte Grande e Fonte Viola. Questi racconti si fondono con l’era pagana testimonianza di un passato che si svela attraverso iscrizioni osche e riti ancestrali. Nel tessuto storico del comune si dipana il susseguirsi di dominazioni dalle famiglie degli Evoli e degli Stendardo fino ai Della Posta, custodi di una signoria che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia locale. Le tracce di questo passato si ritrovano anche nelle architetture sparse nel territorio: chiese, monumenti e vicoletti raccontano storie di antichi fasti e tradizioni tramandate. Ma Molise non è solo storia, è anche un invito alla scoperta di una natura incontaminata. I paesaggi che si estendono oltre l’orizzonte regalano un’atmosfera fiabesca: boschi di media montagna invitano all’esplorazione mentre le vallate dipinte dai colori dei cereali in primavera si aprono come tavolozze di emozioni. L’accoglienza degli abitanti, radicata nelle tradizioni contadine e pastorali, si riflette nell’ospitalità sincera e cordiale che accompagna i visitatori lungo le strade di Molise. Qui il viaggio diventa un’esperienza escursionistica senza tempo: tra boschi e borghi, ogni passo è un tuffo nell’autenticità di un territorio che ha conservato intatto il suo fascino. Lo sapevi che… Fonte Grande, gioiello verde del comune, accoglie gli amanti della natura e delle gite all’aperto, un’oasi dove rigenerarsi e immergersi in una quiete ritrovata. L’estate risveglia l’anima festosa del piccolo borgo di Molise con manifestazioni che uniscono la comunità e invitano i visitatori a condividere momenti di gioia e relax. Dal belvedere del paese lo sguardo si perde in un paesaggio cangiante: dalle distese pianeggianti ai profili maestosi delle montagne di Frosolone, meta prediletta degli amanti della natura incontaminata. Vedi anche Un Molise da favola,  I 5 tratturi da scoprire in Molise e I 20 Castelli da scoprire in Molise

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Roccamandolfi

Roccamandolfi. Collocato in una ariosa cornice di boschi e di pianori ed immersa nella tranquillità dei monti, Roccamandolfi è un centro montano ai piedi del massiccio del Matese. Un luogo affascinante con la sua storia che si mescola con la bellezza della natura circostante. Le vecchie case intorno alla chiesa donano al paesaggio un aspetto senza tempo, mentre la parte moderna si estende in modo armonioso lungo la vallata, mantenendo vivo il legame tra passato e presente.  L’atmosfera di tranquillità dei monti sembra quasi celare le epiche gesta dei guerrieri e delle donne coraggiose di un’epoca medievale ormai passata, ma che lascia la sua impronta nella memoria del luogo. La rinomata attività di allevamento del bestiame e la produzione del latte confermano la connessione profonda con la natura e la tradizione agricola di questo suggestivo centro montano. Lo sapevi che il territorio di Roccamandolfi… Offre una varietà geografica notevole, con colline e vallate ricoperte da boschi rigogliosi, oltre a cime montane imponenti che fanno parte del massiccio del Matese. Le altitudini più elevate, come il Monte Miletto, il Monte Acerone, il Colle di Mezzo e il Monte Morzone, testimoniano la maestosità di questa zona montuosa.  Anche se i corsi d’acqua potrebbero non essere abbondanti, la presenza costante del Callora e del Callorella, entrambi caratterizzati da un regime torrentizio, offre una fonte di acqua perenne che contribuisce alla bellezza e alla vitalità dell’area. Questo equilibrio tra paesaggio montuoso, boschi rigogliosi e corsi d’acqua conferisce a Roccamandolfi una bellezza naturale unica e diversificata. Interessante anche una visita al castello, tra i 20 castelli da scoprire in Molise. Hai già preso il tuo Passaporto del Molise? RICHIEDILO NEGLI INFOPOINT

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San Martino in Pensilis

San Martino in Pensilis è caratterizzato da un’atmosfera tranquilla e un paesaggio collinare e ha una storia antica che si riflette nelle sue strade acciottolate e nei suoi monumenti storici. Il luogo dove la storia si fonde con la bellezza naturale, offrendo ai visitatori l’opportunità di immergersi nella tradizione e nella tranquillità della campagna molisana. Cosa vedere a San Martino in Pensilis? Il suo centro storico racconta storie antiche attraverso edifici che portano le tracce del passato, tra cui spicca la bellissima Chiesa Madre di San Martino, testimone di oltre un millennio di storia. Vicoli stretti si aprono a piazze raccolte, offrendo scorci affascinanti e una sensazione di intimità con il passato. Palazzo D’Avalos, antica dimora nobiliare, è un’icona dell’eleganza architettonica e una finestra aperta sul glorioso passato di San Martino. I sapori locali sono una celebrazione dei prodotti tipici molisani: vini pregiati, oli d’oliva aromatici e una cucina ricca di tradizione. San Martino in Pensilis invita i visitatori a immergersi nell’essenza stessa della regione, offrendo un’esperienza che mescola la storia, la bellezza naturale e i sapori genuini del Molise. Approfondimenti su Turismo in Molise Lo sapevi che… A San Martino in Pensilis nasce il tradizionale piatto della Pampanella? Si tratta di carne di maiale opportunamente condita con un’amalgama di aglio e peperoncino fino ad essere vestita da un colore rosso vivo. Viene messa in grandi contenitori e poi fatta cuocere lentamente al forno per alcune ore da mani sagge ed esperte. Si può mangiare subito ma si presta anche ad essere conservata per alcuni giorni, anche se la bontà è tale da non durare mai molto. Lo sai che Il Passaporto di guida alla scoperta del Molise? INIZIA IL TUO VIAGGIO

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San Polo Matese

San Polo Matese San Polo Matese è un piccolo borgo arroccato su un colle ai piedi del Matese. Conta circa 500 abitanti e traccia con i comuni di Guardiaregia, Campochiaro e Bojano una linea ideale che segue la direttrice dei monti, passando dalla parte pianeggiante a 500 metri fino ai 1923 del Monte Gallinola. Cuore pulsante di San Polo Matese è il borgo antico, dove sono da ammirare la medievale Chiesa Parrocchiale San Pietro in Vincoli, che conserva al suo interno un Battistero del 1552, un’acquasantiera del 1616 e la statua della Madonna con Bambino realizzata dal Di Zinno, e nel palazzo Rogati il famoso Presepe, aperto tutto l’anno, realizzato dall’artista Juan Mario Oliva con figure di Antonio Mazzeo. Approfondimenti di Turismo in Molise Lo sapevi che… A San Polo Matese il centro storico diventa particolarmente suggestivo con la rappresentazione del Presepe Vivente che vede la partecipazione di tutti gli abitanti e tra i vicoli, addobbati per l’occasione, si rivivono scene religiose e folkloristiche molto emozionanti. Molto nota è anche la tradizione degli zampognari che durante il periodo natalizio partono dal paese in direzione di diverse località italiane.

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Montorio nei Frentani

Montorio nei Frentani Il comune di Montorio nei Frentani affonda le sue radici in epoche antichissime, con tracce di civiltà preistoriche risalenti a circa 4000 a.C. Situato a 654 metri sul livello del mare, il paesaggio offre uno scenario variegato: da un lato, una vegetazione punteggiata che rivela la terra dorata sottostante, dall’altro, profili montuosi occidentali come i Colli di S. Michele e ad est il Monte di Tona, mentre per la maggior parte si presenta prevalentemente pianeggiante. Il paese di Montorio nei Frentani si sviluppa lungo il crinale spartiacque della valle del Biferno, con una disposizione urbana circolare che racchiude due fasi fondamentali: la Rocca originaria, raccolta attorno alla chiesa di Santa Maria Assunta, e il Borgo, anch’esso murato e dotato di torri, che insieme compongono una sorta di doppio cerchio. Questa disposizione urbana mostra un’impronta storica palpabile, con la Rocca originaria (o Terravecchia) che racchiude la chiesa di Santa Maria Assunta e il Borgo, entrambi cinti da mura fortificate e punteggiati da numerose torri. Le antiche porte d’accesso, ancora visibili, conservano i segni del passato, come feritoie e resti di posizioni di difesa e artiglieria, testimoniando la storia e la resistenza del tempo. Il cuore del paese è caratterizzato dalla Terra Vecchia, conservando intatta l’atmosfera del borgo medievale che rispecchia un’antichità affascinante e ricca di storia. Vedi anche i 5 tratturi da scoprire in Molise, i 20 castelli da scoprire in Molise. Approfondimenti sul borgo di Turismo in Molise

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Rocchetta a Volturno

Rocchetta a Volturno, un incantevole borgo formato da due cuori pulsanti: Rocchetta Alta, arroccata sulla montagna in una posizione difensiva, e Rocchetta Nuova, sviluppatasi a valle nel corso del XX secolo. La storia del paese è intrecciata con la necessità di spostarsi a causa del disboscamento del pendio meridionale, che ha portato alla creazione di Rocchetta Nuova nel 1905. Molto suggestivo il rito dell’uomo cervo che si tiene nella Frazione di Castelnuovo al Volturno nell’ultima domenica di Carnevale, un connubio di rituali magico-religiosi e scene di caccia rappresenta la rinascita della natura dopo l’inverno. I tesori culturali di Rocchetta a Volturno Rocchetta al Volturno è ricca di tesori culturali che testimoniano la sua storia millenaria. Da non perdere è la suggestiva chiesa di Santa Maria alle Grotte, un autentico scrigno incastonato tra le rocce e la vegetazione, unico resto di un antico complesso monastico benedettino. Questo luogo di pellegrinaggio storico rivela segni di profonda devozione nei confronti di un simulacro della Madonna con il Bambino. Tra i monumenti da visitare, spiccano anche la chiesa di San Martino, quella di Santo Stefano, la chiesa di San Filippo Neri, l’eremo di San Michele Arcangelo fondato dai monaci benedettini, la Chiesetta della Madonna delle Grazie e la Cripta di San Lorenzo, ricca di affreschi dell’alto Medioevo. Ogni angolo di Rocchetta al Volturno è permeato da un senso di storia e spiritualità che cattura l’immaginazione dei visitatori. Rocchetta a Volturno conserva tracce dei più antichi insediamenti, risalenti al periodo tra la fine dell’Impero romano e l’inizio del Medioevo, e faceva parte dei possedimenti dell’Abbazia di San Vincenzo al Volturno nell’XI secolo. Un Paesaggio da Incanto a Rocchetta a Volturno Ma Rocchetta al Volturno non è solo storia e cultura; è anche un luogo di straordinaria bellezza naturale. Il moderno centro di Rocchetta si estende su un pittoresco altopiano delimitato dalle Mainarde a ovest e un avvallamento a est, attraversato dal fiume Volturno, le cui sorgenti si trovano a soli due chilometri di distanza. I panorami mozzafiato offerti da questo paesaggio incantato lasciano senza fiato e invitano a esplorare la natura circostante. Un’Esperienza Turistica Autentica accompagnati dal Passaporto del Molise Rocchetta al Volturno, con la sua storia affascinante, i suoi paesaggi e i suoi monumenti storici, offre un’esperienza turistica autentica e indimenticabile. Qui, la connessione con la natura e la ricchezza culturale si fondono in un viaggio suggestivo nel cuore dell’Italia. Percorrere le strade di Rocchetta è come fare un salto nel passato, mentre ci si immerge nella bellezza intatta di questo tesoro nascosto nel Molise. Se siete in cerca di un’esperienza autentica e memorabile, non c’è posto migliore di Rocchetta al Volturno. Scoprite la sua storia affascinante, ammirate i suoi paesaggi mozzafiato e lasciatevi incantare dalla sua bellezza senza tempo accompagnati dal Passaporto del Molise. Rocchetta al Volturno vi aspetta, pronta a regalarvi un viaggio indimenticabile nel cuore del Molise. Vuoi scoprire tutti gli itinerari in cui può accompagnarti il Passaporto del Molise? CONTINUA IL TUO VIAGGIO

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Civitacampomarano

Civitacampomarano nascosto tra gli Appennini molisani si svela come un borgo dalle dualità affascinanti. Il borgo minacciato dallo spopolamento e dal territorio franoso manifesta il fascino inconfondibile delle sue strade piene di murales. La storia di Civitacampomarano è intrecciata con la street art grazie a un progetto artistico inaspettato. Nel 2014, Ylenia Carelli, Presidente della Pro Loco “Vincenzo Cuoco,” invita l’artista Alice Pasquini a dipingere i muri del centro storico, ormai in gran parte disabitato. Alice, ambasciatrice della street art italiana, ha accolto l’invito, dando inizio a una collaborazione che ha trasformato il paese. Civitacampomarano e i murales Le opere di Alice Pasquini, ispirate a fotografie d’epoca, rendono omaggio alla storia di Civitacampomarano. Dipinte su vecchie porte, questi murales evocano l’essenza di un passato che ancora vive nei ricordi. Il progetto è cresciuto, coinvolgendo l’intera comunità e diventando un motivo di orgoglio. Il legame di Alice con Civitacampomarano è anche personale, poiché il paese è il luogo di nascita di suo nonno. Questo connubio tra arte e radici familiari ha trasformato il progetto in un viaggio nella memoria, un modo per connettere passato e presente. Civitacampomarano e il Cvtà street fest Da questa combinazione di coincidenze è nato il “Cvtà Street Fest” Il nome, tratto dal dialetto locale, simboleggia l’abbraccio tra tradizione e innovazione, passato e futuro. Il festival ha coinvolto tutta la comunità, con gli abitanti che hanno offerto i luoghi più belli per gli interventi artistici. Molti artisti sono stati invitati a dipingere i muri di Civitacampomarano, lavorando in collaborazione con gli abitanti. Il festival è diventato un evento atteso, attirando l’attenzione della stampa nazionale e consolidando l’idea che l’arte possa essere una potente strategia contro l’abbandono e il degrado. Civitacampomarano, con il suo Street Fest, offre ai visitatori un’esperienza unica. Ogni murale racconta una parte della storia del paese, dalla sua antica grandezza alla lotta contro il declino. Le strade del borgo sono un museo a cielo aperto, dove la street art si fonde con la storia e la vita quotidiana. Cvtà diventa così un tassello importante nel mosaico del Passaporto del Molise, un invito a esplorare non solo le bellezze naturali, ma anche le testimonianze vibranti di comunità resilienti. Civitacampomarano apre le sue porte, non solo come destinazione turistica, ma come esperienza unica di rinascita attraverso l’arte e la condivisione. Un viaggio che non solo guarda al passato ma con la street art, dipinge un futuro vibrante per la rete dei borghi del Molise e del Passaporto. Luoghi di interesse a Civitacampomarano Nella parte più alta fa bella mostra di sé il Castello Angioino, di recente restauro Altra peculiarità del paese è quella di presentare, nella parte bassa, un cimitero napoleonico, uno dei pochi esempi rimasti nel centro e Sud Italia Da vedere, ancora, le Chiese di Santa Maria Maggiore, San Giorgio Martire e Santa Maria delle Grazie Degne di menzione sono, poi, le case di due illustri personaggi molisani nati a Civitacampomarano: Vincenzo Cuoco, storico e uomo politico facente parte del Governo della Repubblica Partenopea e Gabriele Pepe, patriota e letterato Parco Vallemonterosso con annessa area attrezzata Lo sapevi che… La statua raffigurante San Giorgio Martire situata nell’omonima Chiesa pesa circa 400 kg? Lo sapevi che con il Passaporto del Molise puoi ottenere tanti premi, gadget e sconti? RICHIEDILI QUI

larino, i 10 siti archeologici da scoprire in Molise

Larino

Larino, città dell’olio e del fiore di carta. nelle sue piazze si contemplano le tracce di un glorioso passato, in cui è stata capitale dei frentani, municipium romano, contea longobarda, città angioina: l’anfiteatro, i mosaici, la cattedrale, il palazzo ducale. Tra i suoi vicoli si respira l’odore e il fermento di tradizioni secolari: la carrese di san pardo, coi suoi 120 carri trainati da buoi e addobbati con centinaia di fiori di carta, il carnevale di Larino coi suoi giganti in cartapesta, le luminarie natalizie e tanto altro. Tutto questo rende Larino una delle città migliori per riempirsi gli occhi e il cuore di Molise. Storia e Patrimonio Culturale: Larino, originariamente capitale dei Frentani, fu distrutta dai Romani e successivamente ricostruita con il nome di Larinum. Il suo massimo sviluppo nel III e II secolo a.C. è testimoniato dalla presenza di una zecca. Nel corso dei secoli, la città ha subito terremoti e dominazioni, passando dai Normanni agli Svevi. La cattedrale di San Pardo, con la sua facciata gotica e il rosone a tredici raggi, è un capolavoro artistico che custodisce opere di maestri come Solimena, Giordano, Jouvenet e Ribera. Itinerario Culturale a Larino Visitare Larino significa immergersi nella sua storia attraverso le chiese di Santo Stefano, Santa Maria della Pietà e San Francesco. Il Palazzo Ducale, risalente al periodo medioevale, ospita la biblioteca e il Museo Civico, che conserva le testimonianze dell’antica Larinum. Il maestoso anfiteatro romano e il Parco Archeologico di villa Zappone offrono uno sguardo affascinante sulla grandezza della città in epoca romana. Tradizioni e Eventi a Larino Larino è rinomata per le sue tradizioni che attirano migliaia di visitatori. La processione in onore di San Pardo, la tavolata di San Giuseppe e i carri allegorici del Carnevale sono eventi imperdibili. Il Carnevale è considerato uno dei più storici in Italia, con carri che satirizzano politici, personaggi dello spettacolo e temi contemporanei. Durante il Natale, il centro storico si illumina con luminarie musicali, creando un’atmosfera magica. Eventi Speciali a Larino Le festività patronali di San Pardo, con la caratteristica carrese di carri trainati da buoi e decorati con fiori di carta crespa, si svolgono per tre giorni consecutivi a maggio, rendendo unico questo periodo nell’anno. La Fiera d’Ottobre, risalente al XVIII secolo, offre un’esperienza autentica con i piatti tipici come i “maccheroni di San Giuseppe,” i “caragnoli” e i “càveciune.” Arte e Architettura La Cattedrale di Larino, simbolo dell’importanza della religione cristiana, presenta un mix di stili, dall’originario romanico-gotico alle aggiunte barocche. Il Palazzo Ducale, testimone dei cambiamenti nel corso dei secoli, ora sede del municipio, ospita affreschi e offre uno sguardo sulla storia politica di Larino. La città, durante il periodo medievale, cresceva in importanza, dando vita al territorio noto come ‘Il larinate’. Larino, con la sua diocesi istituita nel V secolo, ha giocato un ruolo chiave nella difesa contro incursioni ungare e saracene. E’ stata insignita del titolo di città nel 2000, continuando a preservare il suo patrimonio e ad accogliere i visitatori con il calore della sua storia. Come raggiungere Larino Da Campobasso: Prendi la Strada Statale 647 Diramazione B Fondo Valle del Biferno, segui in direzione Larino. Prendi l’uscita verso Diga del Liscione da Strada Statale 647 Fondo Valle del Biferno/S$S647. Continua su Contrada Monte Arcano. Guida in direzione Larino Da Isernia: Prendi Strada Statale 647 Fondo Valle del Biferno/SS647 in direzione Larino. Prendi l’uscita verso Diga del Liscione da Strada Statale 647 Fondo Valle del Biferno/SS647, continua su Contrada Monte Arcano. Guida in direzione Larino Luoghi di interesse Parco Archeologico di Larino – Anfiteatro e Villa Zappone: lun chiuso, mar-sab 08.30-13.30, dom chiuso Basilica Cattedrale dell’Assunta e di San Pardo: lun-dom 8.00-19.30 Chiesa di San Francesco: lun-dom 8.00-19.30 Palazzo Ducale e Sala del Teatrino: lun-ven 8.30-13.30, sab-dom su prenotazione Museo Civico, Archivio fotografico “Pilone”, Mostra fotografica “I fiori di San Pardo” di Paolo Di Paolo, Mostra “Storico Aldo” su Aldo Biscardi: lun-ven 8.30-13.30, sab-dom su prenotazione Museo Diocesano: lun-ven 15.00-19.00, sab-dom 10.00-13.00 e 15.00-19.00 Contatti e riferimenti Per prenotare visite guidate al Parco Archeologico, Anfiteatro e Villa Zappone e al centro storico medievale contattare l’Associazione Me.MO Cantieri Culturali all’indirizzo memocantiericulturali@gmail.com. Per prenotare visite guidate alla Basilica Cattedrale, alla chiesa di San Francesco e al Museo Diocesano contattare l’Associazione Molise WOW al numero 3807649004. Ricorrenze Carnevale di Larino, Carnevale storico d’Italia: ultimo weekend di Carnevale e successivo Festa compatronale dei Santi Martiri Larinesi Primiano, Firmiano e Casto: 15 maggio Festa patronale di San Pardo: 25, 26 e 27 maggio Rassegna delle Carresi: prima domenica di agosto Fiera’ d’Ottobre, dal 1744: dal mercoledì alla domenica della seconda.settimana di ottobre Luminarie di Larino – Magia di Luci: numero variabile di date tra l’8 dicembre e il 6 gennaio Lo sapevi che… La festa patronale di San Pardo è tra le più belle feste d’Italia: il 25, il 26 e il 27 maggio di ogni anno circa 120 carri agricoli trainati da vacche o buoi sfilano per ‘le strade. della città, numerati in ordine decrescente, da quello. di fondazione più recente al più antico. Al numero 1 spetta l’onore di portare in processione le reliquie trafugate dai larinesi presso Lucera nell’842 e riportate in una città distrutta, che grazie al loro arrivo poté rinascere, proprio su un carro trainato da buoi. La Primavera che quel lontano 26 maggio accolse le reliquie del nuovo patrono viene riprodotta dalle famiglie larinesi su ogni carro: centinaia di fiori di carta crespa realizzati a mano rivestono le strutture destinate ai tre lunghi cortei e rendono la festa patronale di Larino un’esplosione di colori e uno spettacolo unico per gli occhi e per il cuore. Infopoint timbri Per info su passaporti e timbri contattare: info@passaportodelmolise.com  Oppure recarsi presso gli infopoint del comune di Larino: Infopoint presso la Biblioteca Comunale “B. Preziosi” di Larino, aperta dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.30, raggiungibile al numero 0874828202. Contattabile tutti i giorni all’indirizzo mail larino.cultura@gmail.com o, tramite WhatsApp al 3472844778. 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Gildone

Situato nell’area del Fortore, che segna il confine tra Molise e Campania, Gildone è un borgo immerso nella storia, nella natura e nelle tradizioni popolari. Questo piccolo comune, noto come il “paese della Festa del Pane,” incarna il fascino autentico del Molise, pronto ad accogliere i visitatori in un viaggio alla scoperta di antiche usanze e scorci incredibili. Caratteristiche del borgo Il centro storico, caratterizzato da vicoli stretti e case in pietra, conserva un’atmosfera senza tempo. Tra i luoghi da visitare spicca il torrione angolare delle mura medievali, affiancato dalla porta meridionale, e la Chiesa Parrocchiale di San Sabino, consacrata nel 1690. Non lontano si trova anche la Chiesa di Sant’Antonio Abate, che custodisce un’opera datata 1542, probabilmente della scuola umbra, e la Chiesa di San Rocco con la sua facciata affrescata. Appena fuori dal centro, la chiesa di Santa Maria a Quadrano e quella di Maria Santissima delle Grazie offrono ulteriore bellezza e spiritualità. Gildone e le sue tradizioni Tra le ricorrenze più importanti, la Festa del Pane è la celebrazione più sentita, con una sfilata colorata e festosa in onore di Sant’Antonio. Questo evento, che coinvolge l’intera comunità, si celebra con la distribuzione di pane benedetto, simbolo di prosperità e condivisione. La Festa del Pane rappresenta non solo una manifestazione di devozione, ma anche un’occasione per riscoprire antichi sapori e celebrare la ricchezza della cultura locale. A questa si affianca il Giro di San Martino, una passeggiata conviviale in onore del santo, e la particolarissima Devozione dei Peperoni del 15 agosto, un rito dedicato alla Madonna, dove il peperone diventa simbolo della fertilità e del legame con la terra. Luoghi di interesse a Gildone Ecclesia Arcipresbiterale “S. Sabini Oppidi Gildoni” (Chiesa Madre San Sabino) in cui vi sono due opere di Paolo Saverio Di Zinno (Sant’Anna e San Sabino) e la Pala d’altare Santa Maria Costantinopolitana Ecclesia (più comunemente conosciuta come chiesa di San Nicola); Santa Maria Dell’Assunta “De Quatrano” (Chiesa di Santa Maria a Quadrano) Ecclesia Santa Maria in Valle (Chiesa di Santa Maria in Valle) Ecclesia San Rochi in Suburdio Oppidi Gildoni (Chiesa di San Rocco) Sancta Maria Gratiarum Ecclesia (Chiesa di Santa Maria delle Grazie) SCOPRI LE ESPERIENZE CON PASSAPORTO DEL MOLISE Natura e paesaggi a Gildone La campagna circostante offre scenari mozzafiato, con colline verdeggianti e antichi siti archeologici. In contrada Cupa, si trovano i resti di un insediamento fortificato di epoca sannita, che includeva un tempio dedicato a una divinità pagana. Questo sito, immerso in una natura incontaminata, è ideale per chi ama le escursioni e la fotografia. Gildone è una tappa perfetta per i viaggiatori che cercano un contatto autentico con la cultura molisana. Ogni esperienza vissuta qui può essere registrata nel Passaporto del Molise, offrendo un modo speciale per portare con sé un pezzo di questo luogo senza tempo. Gildone: Una Tappa Imperdibile per gli Amanti del Turismo Lento Gildone rappresenta una meta perfetta per chi cerca un turismo lento, che permette di scoprire con calma la vera essenza del Molise, lontano dal turismo di massa. Il comune invita i viaggiatori a entrare in contatto con la comunità locale, a partecipare alle feste e a esplorare il territorio rispettandone la bellezza e la tranquillità. Con il Passaporto del Molise, Gildone diventa una tappa imperdibile per chi desidera collezionare esperienze autentiche, immergendosi in un angolo di Molise che ha ancora tanto da raccontare e da offrire a chiunque sia disposto ad ascoltare. Hai già scoperto tutti i borghi del Passaporto del Molise? SCOPRILI QUI